Portugallia e quae olim Lusitania Vernando Alvaro Secco Autore recens descriptio

Riferimento: MS2641
Autore Gerard DE JODE
Anno: 1578
Zona: Portogallo
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 520 x 300 mm
2.000,00 €

Riferimento: MS2641
Autore Gerard DE JODE
Anno: 1578
Zona: Portogallo
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 520 x 300 mm
2.000,00 €

Descrizione

Rara carta geografica del Portogallo basata sul modello di Fernando Alvaro Seco, pubblicato a Roma da Francesco Tramezzino nel 1561. Orientata con l’ovest in alto.

La mappa, preparata nel 1565, è pubblicata nello Speculum Orbis Terrarum di Gerard de Jode, stampato ad Anversa solo nel 1578 e ristampato nel 1593 dal figlio Cornelis de Jode.

“La prima carta a stampa del Portogallo è dovuta al matematico e cartografo Fernando Alvares Seco, di cui nulla è noto, esponente della nota famiglia di origini milanesi. Viene stampata a Roma dall’editore Michele Tramezzino ed incisa dal suo fedele collaboratore Sebastiano del Re. L’opera è dedicata al cardinal Guido Sforza (morto nel 1564) dal suo allora segretario e bibliotecario, l’umanista e filologo portoghese Achille Stazio (1524-1581). La data riportata nel cartiglio, 13 giugno 1561, potrebbe essere quella dell’originale manoscritto ed è quindi possibile che la carta sia stata stampata qualche anno dopo, ma comunque prima del 1564, anno della morte del cardinal Sforza. L’opera influenzò la cartografia della regione per i due secoli successivi; la prima replica fu realizzata ad Anversa dal De Jode (1565), seguita subito da quella di Abraham Ortelius (1570). La carta è descritta nel catalogo della tipografia Lafreri (n. 13, come “Portogallo”), che dunque acquistò la lastra dal Tramezzino.” (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, (2018) p. 1128, tav. 471).

Gerard de Jode fu un celebre incisore e stampatore, nativo di Nimega nel 1509. Dopo aver compiuto studî di matematica e di cosmografia, apprese l'arte dell'incisione, fu per qualche tempo alla corte di Carlo V a Bruxelles, poi si trasferì ad Anversa, dove già a partire dal 1551 cominciò a stampare incisioni artistiche di Franz Huys, Martin de Vos, Corneille de Cort, ecc.; ma presto si specializzò nell'incisione di carte geografiche e stampò ad Anversa il celebre mappamondo di Giacomo Gastaldi, nel 1568 l'Italia dello stesso, poi altre carte di molti autori, anche italiani, nel 1564 un grande mappamondo di Abraham Ortelius (Nova totius Terrarum Orbis iuxta neotericorum traditionem descriptio) e infine nel 1578 un vero e proprio atlante con il titolo di Speculum Orbis Terrarum, in 65 tavole, di autori diversi, già in parte pubblicate isolatamente. È uno dei primi atlanti moderni (preceduto soltanto dal Theatrum dell'Ortelius), oggi estremamente raro. Negli ultimi anni della sua vita attendeva a preparare carte dei singoli continenti, di grandi dimensioni, che forse furono poi pubblicate, al pari di un gran mappamondo, dal figlio Cornelio. Questi, nato ad Anversa nel 1568, continuò con molta sagacia l'opera del padre; nel 1589 pubblicò un mappamondo, nel 1593 una nuova edizione dello Speculum, accresciuta, in 109 carte, e nel 1596 una Introductio geographica in tabulas Europae, Asiae, Africae et Americae; le tavole, cui qui si allude, sono probabilmente quelle preparate dal padre e delle quali il figlio curò la stampa; esse non sono peraltro giunte fino a noi. Cornelio viaggiò poi a lungo nei paesi nordici e anche in Spagna. Ritornando in patria, morì a Mons il 17 ottobre 1600.

Acquaforte e bulino, intagliata dai fratelli Johannes o Lucas van Deutecum, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.

Rara prima edizione con numerazione romana XXV al verso.

Bibliografia

cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, (2018) p. 1128, tav. 471; Cortesao & Teixera (1987): p. 79-80, tav. 197; Karrow (1993): n. 67/1.3; The New Hollestein (Doetecum), vol. III, n. 575; Imagens de Portugal e Ilhas Atlanticas, p. 80 n. 24.

Gerard DE JODE (1509 - 1591)

Gerard de Jode, nato a Nijmegen, era cartografo, incisore, tipografo e editore nella città di Antwerp, attivo all’incirca nello stesso periodo di Ortelius. Non fu mai in grado di rappresentare un’effettiva minaccia per il suo rivale in affari sebbene, per ironia della sorte, abbia pubblicato il famoso Planisfero di Ortelius in otto fogli nel 1564. Il suo atlante più importante, oggi estremamente raro, non poté essere pubblicato fino al 1578, otto anni dopo il Theatrum, poiché, all’epoca, Ortelius aveva ottenuto il monopolio. La ristampa ingrandita che fece il figlio Cornelis nel 1593 si trova più frequentemente. Alla morte del figlio, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.

Gerard DE JODE (1509 - 1591)

Gerard de Jode, nato a Nijmegen, era cartografo, incisore, tipografo e editore nella città di Antwerp, attivo all’incirca nello stesso periodo di Ortelius. Non fu mai in grado di rappresentare un’effettiva minaccia per il suo rivale in affari sebbene, per ironia della sorte, abbia pubblicato il famoso Planisfero di Ortelius in otto fogli nel 1564. Il suo atlante più importante, oggi estremamente raro, non poté essere pubblicato fino al 1578, otto anni dopo il Theatrum, poiché, all’epoca, Ortelius aveva ottenuto il monopolio. La ristampa ingrandita che fece il figlio Cornelis nel 1593 si trova più frequentemente. Alla morte del figlio, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.