L’Annunciazione

Riferimento: S36079.6
Autore Hendrick GOLTZIUS
Anno: 1594
Misure: 350 x 460 mm
3.000,00 €

Riferimento: S36079.6
Autore Hendrick GOLTZIUS
Anno: 1594
Misure: 350 x 460 mm
3.000,00 €

Descrizione

Bulino, 1594, firmata con il monogramma e datata nella tavoletta in basso HG/ A 1594”. Secondo stato, di cinque, con la dedica di Shonaeus e i versi.

Splendido esemplare, impresso su carta vergata contemporanea, con filigrana “uccello nel cerchio”, rifilato ai margini sottili, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

Dalla serie "La vita della Vergine"

L'Annunciazione è il primo evento delle sei scene della vita della Vergine, ma è probabilmente la quinta in ordine di esecuzione. Datato 1594, era per lo meno preceduto dai due soggetti datati 1593 e probabilmente anche da quelli datati 1594 con i versi di Estius.

L'intera serie fu dedicata al duca Guglielmo di Baviera, ma la dedica appare solo su questo foglio. Consiste in otto linee in latino, scritte da Cornelis Schonaeus, rettore della scuola latina di Haarlem.

I fogli successivi di questa serie hanno versi di Schonaeus anziché di Estius.

In questa incisione è raffigurato l'Arcangelo Gabriele che comunica alla Vergine il concepimento. Bartsch, seguendo Mariette, credeva che questa interpretazione fosse nello stile di Raffaello, ma Hirschmann non è del tutto convinto. Definendo lo stile "barocco", lo trova più vicino a Federico Zuccaro, che Goltzius aveva incontrato a Roma, o addirittura al Correggio. Hirschmann sottolinea che l'Annunciazione di Murillo, ad Amsterdam, sembra essere stata ispirata dallo stesso modello.

Timbro di collezione non indentificabile al recto; al verso, timbro di Albert Van Look (L.3752).

Bibliografia

Bartsch, 15; Strauss, n. 321 p. 584

Hendrick GOLTZIUS (Mulbrecht 1559 - Haarlem 1617)

Pittore e incisore olandese, nato a Millebrecht, nel ducato di Julich. Dopo aver studiato pittura su vetro per diversi anni presso lo studio del padre, venne iniziato all’uso del bulino da Dirk Volkertszoon Coornlert. Gli venne commissionato, da Philip Galle, un set di stampe sulla vita di Lucrezia. A 21 anni si sposò con una vedova in età avanzata, il cui patrimonio gli permise di stabilirsi ad Haarlem e aprire il suo studio personale; la sua pessima relazione con la donna, tuttavia, influenzò la sua salute al punto che decise di intraprendere un viaggio attraverso la Germania per giungere fino in Italia. Qui imparò ad apprezzare le opere di Michelangelo, cosa che lo portò a superare addirittura questo grande artista per la stravaganza e il grottesco dei suoi soggetti. Tornò ad Haaroem notevolmente migliorato in salute e ivi lavorò fino alla morte. Goltzius non deve essere giudicato meramente attraverso quei lavoro che lui stesso apprezzava di più, ovvero le eccentriche imitazioni di Michelangelo. I suoi ritratti, sebbene principalmente miniature, sono dei capolavori del genere, sia per la squisitezza delle finiture sia per lo studio dei singoli personaggi. Tra le sue opere migliori, un autoritratto a grandezza naturale è probabilmente il miglior esempio di quanto affermato. La serie dei sette cosiddetti "capolavori", così definiti per il loro tentativo di imitazione delle opere di maestri del passato, è stati sopravvalutata, molto probabilmente. Nella destrezza dell’utilizzo del bulino, Goltzius non è inferiore neanche a Dürer, ma le sue capacità tecniche spesso non sono egualmente assistite dalla qualità artistica. Tuttavia, le sue stravaganze ed eccentricità sono ampiamente controbilanciate dalla bellezza dell’esecuzione. Iniziò a dipingere all’età di quaranta due anni, ma nessuno dei suoi dipinti, alcuni dei quali oggi sono conservati nella collezione imperiale a Vienna, mostra particolare eccellenza. Realizzò anche qualche opera in chiaroscuro.

Bibliografia

Bartsch, 15; Strauss, n. 321 p. 584

Hendrick GOLTZIUS (Mulbrecht 1559 - Haarlem 1617)

Pittore e incisore olandese, nato a Millebrecht, nel ducato di Julich. Dopo aver studiato pittura su vetro per diversi anni presso lo studio del padre, venne iniziato all’uso del bulino da Dirk Volkertszoon Coornlert. Gli venne commissionato, da Philip Galle, un set di stampe sulla vita di Lucrezia. A 21 anni si sposò con una vedova in età avanzata, il cui patrimonio gli permise di stabilirsi ad Haarlem e aprire il suo studio personale; la sua pessima relazione con la donna, tuttavia, influenzò la sua salute al punto che decise di intraprendere un viaggio attraverso la Germania per giungere fino in Italia. Qui imparò ad apprezzare le opere di Michelangelo, cosa che lo portò a superare addirittura questo grande artista per la stravaganza e il grottesco dei suoi soggetti. Tornò ad Haaroem notevolmente migliorato in salute e ivi lavorò fino alla morte. Goltzius non deve essere giudicato meramente attraverso quei lavoro che lui stesso apprezzava di più, ovvero le eccentriche imitazioni di Michelangelo. I suoi ritratti, sebbene principalmente miniature, sono dei capolavori del genere, sia per la squisitezza delle finiture sia per lo studio dei singoli personaggi. Tra le sue opere migliori, un autoritratto a grandezza naturale è probabilmente il miglior esempio di quanto affermato. La serie dei sette cosiddetti "capolavori", così definiti per il loro tentativo di imitazione delle opere di maestri del passato, è stati sopravvalutata, molto probabilmente. Nella destrezza dell’utilizzo del bulino, Goltzius non è inferiore neanche a Dürer, ma le sue capacità tecniche spesso non sono egualmente assistite dalla qualità artistica. Tuttavia, le sue stravaganze ed eccentricità sono ampiamente controbilanciate dalla bellezza dell’esecuzione. Iniziò a dipingere all’età di quaranta due anni, ma nessuno dei suoi dipinti, alcuni dei quali oggi sono conservati nella collezione imperiale a Vienna, mostra particolare eccellenza. Realizzò anche qualche opera in chiaroscuro.