Giovane con un teschio o Vanitas

Riferimento: S39932
Autore Lucas van LEYDEN
Anno: 1519
Misure: 142 x 184 mm
3.500,00 €

Riferimento: S39932
Autore Lucas van LEYDEN
Anno: 1519
Misure: 142 x 184 mm
3.500,00 €

Descrizione

Bulino, 1519 circa, firmato in lastra, in basso a sonistra, con il monogramma L.
Primo stato di due, variante (b) con alcuni graffi nella lastra, secondo F. Kok (The New Hollstein)

Ottima prova, uniformemente inchiostrata, rifilata irregolarmente alla linea del margine, impressa su carta vergata con filigrana “luna crescente con lettere DD intrecciate, sormontata da un quadrifoglio” (Briquet 5316), in buono stato di conservazione.

“Lucas nell’incisione a bulino ha costantemente sperimentato allo scopo di differenziare superfici e materiali. In questa stampa i tratteggi incrociati e le lunghe linee parallele descrivono magnificamente gli abiti e il copricapo del giovane. L'uniformità dello sfondo aumenta la ricchezza del suo abbigliamento. Sebbene non vi siano prove dirette, alcuni dei primi commentatori hanno pensato che questa incisione potesse essere un autoritratto. È chiaro, tuttavia, che il suo argomento è una meditazione sulla morte. Il giovane indica il teschio, un promemoria della transitorietà della vita terrena e dell’ineluttabilità della morte. I suoi capi eleganti e il cappello elaborato sottolineano anche il tema della vanitas". [cfr. M. P. McDonald, Ferdinand Columbus: Renaissance Collector, British Museum].

Bibliografia

Bartsch/TIB: 174; The New Hollstein, n. 174; Salamon n. 80/81.

Lucas van LEYDEN (Leida 1494 - 1533)

Conosciuto anche come Lucas Hugensz o Jacobsz, era un incisore e pittore olandese, nato e attivo prevalentemente a Leiden. È comunemente considerato tra i più importanti esponenti olandesi del genere pittorico, nonché uno dei più raffinati incisori nella storia di quest’arte. Non sappiamo dove abbia imparato le tecniche di incisione, ma sappiamo di certo che, fin da giovane, aveva dimostrato una notevole inclinazione per questo mestiere: la prima sua opera conosciuta (Mohammed e il Monaco Assassinato) è datato 1508, quando egli aveva all’incirca quattordici anni. Eppure, si presenta come un’opera estremamente matura, sia dal punto di vista dell’ispirazione, sia della tecnica. Nel 1514 entrò nella Corporazione dei Pittori di Leiden. Sembra che, per qualche tempo, abbia viaggiato in Europa, infatti si hanno notizie del suo passaggio ad Anversa nel 1521, l’anno del viaggio olandese di Dürer, e a Middelburg nel 1527, dove incontrò Gossaert. Una serie continuativa di incisioni ci permette di seguire la sua carriera come realizzatore di stampe e datare molti dei suoi dipinti, ma non emerge uno schema chiaro nell’evoluzione della tecnica. Dürer rimane il suo punto di riferimento principale, ma Lucas era meno intellettuale, con la tendenza a concentrarsi su caratteristiche aneddotiche dei soggetti e a trovare diletto nelle caricature. Carel van Manden definisce Lucas come un dilettante amante del piacere, che a volte lavorava a letto; tuttavia, Lucas ha lasciato un corpus di opere estremamente ricco, nonostante la morte prematura, ed è stato sicuramente un artista prodigioso.

Bibliografia

Bartsch/TIB: 174; The New Hollstein, n. 174; Salamon n. 80/81.

Lucas van LEYDEN (Leida 1494 - 1533)

Conosciuto anche come Lucas Hugensz o Jacobsz, era un incisore e pittore olandese, nato e attivo prevalentemente a Leiden. È comunemente considerato tra i più importanti esponenti olandesi del genere pittorico, nonché uno dei più raffinati incisori nella storia di quest’arte. Non sappiamo dove abbia imparato le tecniche di incisione, ma sappiamo di certo che, fin da giovane, aveva dimostrato una notevole inclinazione per questo mestiere: la prima sua opera conosciuta (Mohammed e il Monaco Assassinato) è datato 1508, quando egli aveva all’incirca quattordici anni. Eppure, si presenta come un’opera estremamente matura, sia dal punto di vista dell’ispirazione, sia della tecnica. Nel 1514 entrò nella Corporazione dei Pittori di Leiden. Sembra che, per qualche tempo, abbia viaggiato in Europa, infatti si hanno notizie del suo passaggio ad Anversa nel 1521, l’anno del viaggio olandese di Dürer, e a Middelburg nel 1527, dove incontrò Gossaert. Una serie continuativa di incisioni ci permette di seguire la sua carriera come realizzatore di stampe e datare molti dei suoi dipinti, ma non emerge uno schema chiaro nell’evoluzione della tecnica. Dürer rimane il suo punto di riferimento principale, ma Lucas era meno intellettuale, con la tendenza a concentrarsi su caratteristiche aneddotiche dei soggetti e a trovare diletto nelle caricature. Carel van Manden definisce Lucas come un dilettante amante del piacere, che a volte lavorava a letto; tuttavia, Lucas ha lasciato un corpus di opere estremamente ricco, nonostante la morte prematura, ed è stato sicuramente un artista prodigioso.