San Giminiano

Riferimento: S42028
Autore Benvenuto DISERTORI
Anno: 1917 ca.
Misure: 275 x 330 mm
Non Disponibile

Riferimento: S42028
Autore Benvenuto DISERTORI
Anno: 1917 ca.
Misure: 275 x 330 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte, 1917 circa, priva di firma. Esemplare numerato a matita in basso a sinistra (2/8).

Opera sconosciuta al catalogo di Paolo Bellini ed Alessia Alberti, che descrivono altre vedute di San Gimignano datate tra il 1917 e il 1918.

Benvenuto Disertori fu un grande incisore che realizzò bellissime xilografie, acqueforti e disegni a bulino e punta secca, un artista le cui opere furono esposte alla Mostra internazionale di Monaco di Baviera e alla Biennale di Venezia. Carlo Tridenti, per molti anni critico d’arte del “Giornale d’Italia”, che nella prima metà del Novecento era il quotidiano di maggior risalto sociale e culturale di Roma, scrisse di Disertori: “Rivela una forte preferenza per i luoghi antichi e solitari, i borghi delle città toscane ed umbre che lo vedono interprete attento al carattere impresso dagli uomini e dal tempo, alla fuga delle case, dei campanili, degli alberi, verso le sfumate lontananze dei colli. Un classico dunque: la sua forma è ridotta all’elemento primo, il tratto, il contorno fissati con chiarezza, sono i mezzi espressivi più idonei a rendere l’eterna bellezza della natura” (in “La Fiorentina Primaverile”, Firenze 1922, pp. 86-87).

 

Bibliografia

Paolo Bellini; Alessia Alberti, Benvenuto Disertori. Catalogo Ragionato dell'opera grafica e degli ex libris, n. 23, p. 35, 2000.

Benvenuto DISERTORI (Trento, 16 febbraio 1887 – Milano, 22 gennaio 1969)

Nacque a Trento il 16 febbraio 1887, da Giuseppe e da Anna Bortolotti. Nel 1908 era a Monaco di Baviera, dove si dedicò allo studio del nudo presso una scuola di disegno privata, ed espose con discreto esito i suoi primi paesaggi al Kunstverein. Completò la sua formazione artistica un soggiorno a Roma al termine del quale, nel 1910, si trasferì per un anno a Vienna, per frequentare all'università un corso di letteratura romanza. Tornato in Italia nel 1911, soggiornò in Umbria, compiendo anche viaggi di studio in Toscana e nel Lazio; studiando i rami della Calcografia nazionale di Roma scoprì che la sua vera vocazione era l'incisione, in cui raggiunse una notevole padronanza, sia nella tecnica xilografica, sia nella esecuzione di acqueforti e incisioni a bulino e punta secca. Risiedette alternativamente a Roma e Firenze; nel 1920 divenne membro dell'Accademia di S. Luca. Fu anche un notevole musicologo e paleografo musicale che studiò e riportò alla luce spartiti inediti e semisconosciuti del Cinquecento e del Seicento. Decifrò e trascrisse musiche antiche, collezionò numerosi strumenti musicali oggi conservati nel Castello Sforzesco e presso il Museo della Scienza e della Tecnica, a Milano. Una interessante raccolta di opere dei suoi allievi, eseguite nell'arco di questo trentennio, è presente nella Civica Raccolta di stampe Bertarelli a Milano.

Benvenuto DISERTORI (Trento, 16 febbraio 1887 – Milano, 22 gennaio 1969)

Nacque a Trento il 16 febbraio 1887, da Giuseppe e da Anna Bortolotti. Nel 1908 era a Monaco di Baviera, dove si dedicò allo studio del nudo presso una scuola di disegno privata, ed espose con discreto esito i suoi primi paesaggi al Kunstverein. Completò la sua formazione artistica un soggiorno a Roma al termine del quale, nel 1910, si trasferì per un anno a Vienna, per frequentare all'università un corso di letteratura romanza. Tornato in Italia nel 1911, soggiornò in Umbria, compiendo anche viaggi di studio in Toscana e nel Lazio; studiando i rami della Calcografia nazionale di Roma scoprì che la sua vera vocazione era l'incisione, in cui raggiunse una notevole padronanza, sia nella tecnica xilografica, sia nella esecuzione di acqueforti e incisioni a bulino e punta secca. Risiedette alternativamente a Roma e Firenze; nel 1920 divenne membro dell'Accademia di S. Luca. Fu anche un notevole musicologo e paleografo musicale che studiò e riportò alla luce spartiti inediti e semisconosciuti del Cinquecento e del Seicento. Decifrò e trascrisse musiche antiche, collezionò numerosi strumenti musicali oggi conservati nel Castello Sforzesco e presso il Museo della Scienza e della Tecnica, a Milano. Una interessante raccolta di opere dei suoi allievi, eseguite nell'arco di questo trentennio, è presente nella Civica Raccolta di stampe Bertarelli a Milano.