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Riferimento: | S48520 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1657 ca. |
Zona: | Pavia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 450 x 335 mm |
Riferimento: | S48520 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1657 ca. |
Zona: | Pavia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 450 x 335 mm |
Traduzione olandese della celebre prima pianta prospettica della città di Pavia, la ANTIQUISSIMAE AC CELEBERRIMAE REGIAEQ[UE] PAPIAE ICON di Lodovico Corte, incisa a Roma da Giovanni Maggi nel 1600. L’opera è dedicata dal Corte a Domenico Achillio, illustre pavese. Si tratta della prima rappresentazione urbanistica coerente della città, che anticipa la famosa “pianta di Ballada” del 1654, ma disegnata dallo stesso Corte nel 1617.
La pianta è pubblicata nel "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. L'opera, pubblicata nel 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo.
Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole. Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atalnte che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649.
Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae..", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna.." del 1627.
Questa pianta di Pavia, incisa da Wenzel Hollar, è una delle aggiunte fatte fare da Janssonius per il suo Theatrum.
Successivamente le lastre furono ristampate da Janssonius -Waesberghe "Tooneel der vermaarste Koop-Steden", Amsterdam 1682, da Frederick de Wit e da Pieter Vander AA nel secolo successivo.
Mappa tratta dall'edizione di De Wit. Molto rara.
Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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