Tunetis Urbis ac novae eius arcis, et Guletae…effigies

Riferimento: S10727
Autore Johannes JANSSONIUS
Anno: 1652 ca.
Zona: Tunisi
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 420 x 325 mm
500,00 €

Riferimento: S10727
Autore Johannes JANSSONIUS
Anno: 1652 ca.
Zona: Tunisi
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 420 x 325 mm
500,00 €

Descrizione

Veduta dell'antica città di Tunisi, pubblicata – per la prima volta - nel Civitates Orbis Terrarum, di Braun & Hogenberg, il primo atlante devoto esclusivamente alle piante e vedute delle principali città del mondo, stampato in sei volumi tra il 1572 ed il 1617, ebbe grande fortuna e diffusione, tanto che ne furono stampate diverse edizioni tradotte in latino, tedesco e francese; gli intagli dei rami sono attribuiti a Franz Hogenberg e Simon van de Noevel.

Il soggetto deriva da un foglio d'occasione del 1573 stampato a Roma da Antonio Lafreri. La città è raffigurata sotto assedio: la città è vista da est, così come il Golfo di Tunisi, con la grande laguna stagnante (stagnum), oggi El Bahira, di fronte. Ai due accessi al mare si trovano le fortezze La Goulette e Nova Arx; la città si vede sullo sfondo.

Tunisi, fondata prima del IX secolo aC, era sempre stata ambita dalle varie potenze per la sua posizione. Storicamente governata dagli Africani prima e dagli Arabi poi, solo nel 1535 passò sotto il dominio europeo, quando Carlo V riuscì a conseguire una vittoria importante sull'impero ottomano.
Nel 1569 i Turchi conquistarono Tunisi sotto Kilic Ali Pasha, la persero nel 1573 contro Filippo II di Spagna per riottenerla nel 1574.

Opera tratta dal "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. La raccolta, pubblicata ad Amsterdam tra il 1652 ed il 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo.

Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare, nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole, con alcune modifiche.

Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atlante che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649. Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna" del 1627. 

Incisione in rame, finemente colorata a mano in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Van der Krogt 4, 4517; Fauser, 14325; Taschen, Braun and Hogenberg, p.198.

Johannes JANSSONIUS (1588-1664)

Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.

Bibliografia

Van der Krogt 4, 4517; Fauser, 14325; Taschen, Braun and Hogenberg, p.198.

Johannes JANSSONIUS (1588-1664)

Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.