Abruzzo Ulteriore Regione del Regno di Napoli

Riferimento: 4083
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1595 ca.
Zona: Abruzzo
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 460 x 350 mm
3.250,00 €

Riferimento: 4083
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1595 ca.
Zona: Abruzzo
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 460 x 350 mm
3.250,00 €

Descrizione

Prima, rarissima, versione della carta dell’Abruzzo Ulteriore del Magini, antecedente alla versione successivamente pubblicata postuma dal figlio Fabio Magini nel L’Italia di Giovanni Antonio Magini, stampato per la prima volta a Bologna nel 1620. Tutte le carte dell’atlante vennero alle stampe prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, che successivamente furono corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. 

Tali prove sono rarissime, talvolta reperibili sul mercato, e presentano differenze sostanziali con quelle poi incluse nell’atlante. La differenza maggiore in questa mappa consiste nella mancanza del cartiglio, che verrà poi inserito in basso a destra. 

La carta deriva direttamente da quella realizzata da Natale Bonifacio nel 1587, rispetto alla quale presenta però meno informazioni. Probabile quindi che il Magini, come per tutte le carte del Regno di Napoli, si ispirò al rilievo ufficiale eseguito dallo studioso nolano Niccolò Antonio Stigliola il collaborazione con il cartografo viterbese Mario Cartaro, che tra il 1583 ed il 1594 ebbero l’incarico di realizzare una grande carta del reame. 

A sinistra, in alto nel cartiglio, il titolo ABRUZZO ULTERIORE REGIONE DEL REGNO DI NAPOLI. Nel piccolo cartiglio in basso la scala grafica Scala di Miglia dieci Italiane (10 miglia pari a mm 60). Carta priva di orientazione e graduazione ai margini. 

Gli esemplari di secondo stato recano un piccolo cartiglio con la dedica a Luigi d'Este firmata da Fabio Magini.

Incisione in rame, foglio applicato su antico supporto di collezione, lievi difetti ai margini bianchi in basso, nel complesso in buono stato di conservazione.

Bibliografia

Almagià, L'Italia di Giovanni Antonio Magini e la Cartografia dell'Italia nei secoli XVI e XVII (1922), pp. 73-78, n. 20.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.