Hungariae Descriptio, Wolfgango Lazio Auct.

Riferimento: mms478
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1570 ca.
Zona: Ungheria
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 500 x 360 mm
500,00 €

Riferimento: mms478
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1570 ca.
Zona: Ungheria
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 500 x 360 mm
500,00 €

Descrizione

Carta dell'Ungheria tratta dal Theatrum Orbis Terrarum, edizione spagnola del 1612.

La mappa, come accreditato nel cartiglio, deriva dall'opera di Wolfgang Latius, una carta murale in 5 fogli del 1556 (Karrow 49/7, p. 338, Meurer p. 182-183). Tuttavia, nel "Catalogus Auctorum", Ortelius cita vari altri autori che hanno realizzato una carta dell'Ungheria, come Georgius Tanesterus Collimitus o Georg Tanstetter nel 1522, dopo Lazarus. Ioannes Cuspinianus aggiunse varie caratteristiche e Apianus la pubblicò nel 1528. Lazius revisionò questa mappa nel 1552. Nel "Catalogus Auctorum" Ortelius cita anche le mappe dell'Ungheria di Matthias Cinthius o Zyndt di Norimberga del 1567, Jacobus Gastaldi e Ioannes Sambucus.

Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.

Incisione in rame, eccellente coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Van den Broecke, Ortelius Maps, n. 150, IV/V; Gròf (1979) "The Map Collector" 6:2-11; (1992) "Cart. Hung". 1:26-36

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.