Ritratto di Cleef van de Velde

Riferimento: S12564
Autore Jan van de VELDE II
Anno: 1621
Misure: 110 x 165 mm
300,00 €

Riferimento: S12564
Autore Jan van de VELDE II
Anno: 1621
Misure: 110 x 165 mm
300,00 €

Descrizione

Bulino, 1621, monogrammato in lastra in basso a destra.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con piccoli margini, applicata su antico supporto di collezione, in ottimo stato di conservazione.

Ritratto di Jan van de Velde il Vecchio inciso dal figlio.

Opera rara.

Bibliografia

Franken & van der Kellen 40.41; Hollstein 414.II.

Jan van de VELDE II (Delft 1593 - Enkhuizen 1641)

Jan van de Velde II, o Veldius (Delft o Rotterdam, 1593 – Enkhuizen, 24 ottobre 1641 (sepolto il 4 novembre), è stato un incisore, pittore, disegnatore ed editore olandese del secolo d'oro. Figlio di Jan van de Velde, padre di Jan van de Velde III e nipote di Esaias van de Velde, trascorse la giovinezza a Rotterdam e fu allievo di Jacob Matham a Haarlem. In questa città iniziò la sua carriera artistica, divenendo membro della locale Corporazione di San Luca nel 1614. Nel 1618 operò ad Enkhuizen, mentre nel 1626 si trovava a Haarlem: divenne infatti membro della Chiesa Calvinista in quell'anno. Nel 1636 si trasferì a Enkhuizen, dove rimase fino al 1641. Viaggiò attraverso la regione del Basso Reno lungo il fiume Niers, fermandosi a Schenkenschans, nei pressi di Kleve e a Düren. Si dedicò principalmente alla rappresentazione di paesaggi, in particolare invernali, soggetti religiosi e di genere, spesso ritraenti contadini, architetture, interni e ritratti. È noto soprattutto come incisore, ma fu anche attivo come pittore. Purtroppo i suoi dipinti sono di difficile identificazione: solo un paesaggio invernale di forma ovale e firmato con il monogramma IVV gli è stato attribuito. Produsse, inoltre, in serie stampe, fin dagli inizi della sua carriera, creando un proprio marchio come stampatore. Realizzò anche stampe di devozione. Fu tra gli incisori più prolifici di Haarlem, realizzando, già nel 1617, più di un centinaio di paesaggi, ponendo l'accento su dettagli naturalistici e strutturando semplicemente le composizioni. Eseguì, inoltre, più di cinquanta ritratti, scene di genere e illustrazioni di libri. Nella fase più avanzata della sua carriera, produsse anche incisioni basandosi su opere di altri artisti, tra cui quelle del cugino Esaias van de Velde II. Contribuì a creare, assieme ad altri artisti che operavano a Haarlem, il tipico paesaggio olandese del XVII secolo, mettendone in evidenza caratteristiche, precedentemente ignorate. Si formarono alla sua scuola Willem Akersloot, Cornelis Goutsbloem, Cornelis van Kittensteyn e Jan van de Velde III. Le sue opere influenzarono Esaias van de Velde e Rembrandt.

Bibliografia

Franken & van der Kellen 40.41; Hollstein 414.II.

Jan van de VELDE II (Delft 1593 - Enkhuizen 1641)

Jan van de Velde II, o Veldius (Delft o Rotterdam, 1593 – Enkhuizen, 24 ottobre 1641 (sepolto il 4 novembre), è stato un incisore, pittore, disegnatore ed editore olandese del secolo d'oro. Figlio di Jan van de Velde, padre di Jan van de Velde III e nipote di Esaias van de Velde, trascorse la giovinezza a Rotterdam e fu allievo di Jacob Matham a Haarlem. In questa città iniziò la sua carriera artistica, divenendo membro della locale Corporazione di San Luca nel 1614. Nel 1618 operò ad Enkhuizen, mentre nel 1626 si trovava a Haarlem: divenne infatti membro della Chiesa Calvinista in quell'anno. Nel 1636 si trasferì a Enkhuizen, dove rimase fino al 1641. Viaggiò attraverso la regione del Basso Reno lungo il fiume Niers, fermandosi a Schenkenschans, nei pressi di Kleve e a Düren. Si dedicò principalmente alla rappresentazione di paesaggi, in particolare invernali, soggetti religiosi e di genere, spesso ritraenti contadini, architetture, interni e ritratti. È noto soprattutto come incisore, ma fu anche attivo come pittore. Purtroppo i suoi dipinti sono di difficile identificazione: solo un paesaggio invernale di forma ovale e firmato con il monogramma IVV gli è stato attribuito. Produsse, inoltre, in serie stampe, fin dagli inizi della sua carriera, creando un proprio marchio come stampatore. Realizzò anche stampe di devozione. Fu tra gli incisori più prolifici di Haarlem, realizzando, già nel 1617, più di un centinaio di paesaggi, ponendo l'accento su dettagli naturalistici e strutturando semplicemente le composizioni. Eseguì, inoltre, più di cinquanta ritratti, scene di genere e illustrazioni di libri. Nella fase più avanzata della sua carriera, produsse anche incisioni basandosi su opere di altri artisti, tra cui quelle del cugino Esaias van de Velde II. Contribuì a creare, assieme ad altri artisti che operavano a Haarlem, il tipico paesaggio olandese del XVII secolo, mettendone in evidenza caratteristiche, precedentemente ignorate. Si formarono alla sua scuola Willem Akersloot, Cornelis Goutsbloem, Cornelis van Kittensteyn e Jan van de Velde III. Le sue opere influenzarono Esaias van de Velde e Rembrandt.