Soffitto con tondi

Riferimento: S10943
Autore Jacques Androuet du CERCEAU
Anno: 1560 ca.
Misure: 170 x 240 mm
525,00 €

Riferimento: S10943
Autore Jacques Androuet du CERCEAU
Anno: 1560 ca.
Misure: 170 x 240 mm
525,00 €

Descrizione

Acquaforte, 1560 circa. 

Della serie: I soffitti di Fontainebleau

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfette condizioni.

Rara.

Bibliografia

cfr. Primatice Maitrè de Fontainebleau pp. 93,153, 318, 412, The French Renaissance in Prints pp. 157, 366/379.

Jacques Androuet du CERCEAU (Parigi circa 1520 – Ginevra 1586 circa)

Jacques du Cerceau, architetto e prolifico incisore, ebbe una grandissima importanza nella diffusione dell’arte del decoro rinascimentale italiano in Francia. Fu particolarmente attratto dai decori e dagli stucchi ornamentali del palazzo di Fontainebleau, disegnati da Rosso Fiorentino e dal Primaticcio; si ispirò ad essi, anziché alle pitture degli affreschi, per i motivi delle sue composizioni. Tra il 1550 ed il 1570 pubblicò diverse raccolte di fregi e decori, ispirate dalle varie sale del palazzo. Le sue opere, quali il Livre de Grotesques (1566), contribuiscono in maniera fondamentale alla ricostruzione storica della collocazione degli affreschi nella Galleria d’Ulisse del palazzo, andata distrutta nel 1738/39. Le sue incisioni ebbero una grande importanza ed influenza nell’arte del decoro nei secoli successivi.

Bibliografia

cfr. Primatice Maitrè de Fontainebleau pp. 93,153, 318, 412, The French Renaissance in Prints pp. 157, 366/379.

Jacques Androuet du CERCEAU (Parigi circa 1520 – Ginevra 1586 circa)

Jacques du Cerceau, architetto e prolifico incisore, ebbe una grandissima importanza nella diffusione dell’arte del decoro rinascimentale italiano in Francia. Fu particolarmente attratto dai decori e dagli stucchi ornamentali del palazzo di Fontainebleau, disegnati da Rosso Fiorentino e dal Primaticcio; si ispirò ad essi, anziché alle pitture degli affreschi, per i motivi delle sue composizioni. Tra il 1550 ed il 1570 pubblicò diverse raccolte di fregi e decori, ispirate dalle varie sale del palazzo. Le sue opere, quali il Livre de Grotesques (1566), contribuiscono in maniera fondamentale alla ricostruzione storica della collocazione degli affreschi nella Galleria d’Ulisse del palazzo, andata distrutta nel 1738/39. Le sue incisioni ebbero una grande importanza ed influenza nell’arte del decoro nei secoli successivi.