Allegoria della guerra

Riferimento: S45481
Autore Cornelis CORT
Anno: 1564
Misure: 295 x 220 mm
575,00 €

Riferimento: S45481
Autore Cornelis CORT
Anno: 1564
Misure: 295 x 220 mm
575,00 €

Descrizione

Bulino, 1564, firmata in basso a sinistra "Martinus hemskerck / inventor" e numerata vicino ".5.". In basso due cartigli con tre righe di testo "BELLUM minas ... CRUDELITAS".

La stampa, tratta da un disegno Maarten van Heemskerck, raffigura Il trionfo della guerra; "Bellum", in armatura e con in mano una spada e delle fiamme, siede in cima a un carro trainato da due cavalli da guerra corazzati; alla guida del carro c'è "Furor", con in mano le redini e una fiaccola, e ad accompagnarlo ci sono "Rixa", "Blasphema" e "Fames"; nel carro tra di loro c'è la figura femminile inginocchiata "Humilitas"; sullo sfondo una città in fiamme.

Questa è una delle tavole de Il ciclo delle vicende umane, nove tavole numerate con figure allegoriche su carri processionali di Maarten van Heemskerck (New Hollstein 482-490), incise da Cornelis Cort (New Hollstein 223-227). I disegni relativi sono conservati presso lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen.

Bella impressione su carta vergata coeva con margini sottili, ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Ilja.Veldman, 'Maarten van Heemskerck and Dutch Humanism in the sixteenth century', 1977, pp. 133-141; I. Veldman, in J. van Grieken - G. Luijten - J. van der Stock, "Hieronymus Cock: The Renaissance in Print", exh.cat. Royal Library of Belgium in Brussels and Fondation Custodia in Paris, New Haven and London, 2013, cat.n. 48; New Hollstein (Dutch & Flemish) / The New Hollstein: Dutch and Flemish etchings, engravings and woodcuts 1450-1700 (486.I); Bierens de Haan 1948 / L'oeuvre gravé de Cornelis Cort, graveur hollandais 1533-1578 (pp. 213-214); Riggs 1977 / Hieronymus Cock, Printmaker and Publisher (146).

Cornelis CORT (Hoorn, nr Alkmaar, 1533 - Roma, prima del 22 Aprile 1578)

Incisore e disegnatore nord-olandese, attivo nelle Fiandre e in Italia. Le sue prime opere documentate sono una serie di incisioni stampate dall’editore anversano Hieronymous Cock, all’inizio del 1553. Cort potrebbe aver compiuto l’apprendistato nell’entourage di Cock, poiché nessuna di queste stampe riporta il suo nome, almeno finché le lastre rimasero di proprietà di Cock. Una lettera datata 1567, indirizzata a Tiziano, da parte dello scrittore-pittore olandese Domenicus Lampsonius (1532–99) descrive Cock come maestro di Cort. Nel 1560 Cort aveva ormai sviluppato uno stile audace e fortemente modellato, influenzato principalmente dall’italiano Giorgio Ghisi, che aveva lavorato per Cock tra il 1550 e il 1555. Cort era particolarmente dotato nella realizzazione di riproduzioni delle composizioni figurali sullo stile italiano di Frans Floris, alla cui maniera incise più di 50 stampe. Notevoli le Arti Liberali (sette stampe, 1565) e le Fatiche di Ercole (dieci stampe, 1565). Riprodusse anche composizioni di Maarten van Heemskerck, Andrea del Sarto, Rogier van der Weyden e altri, mentre lavorava per Cock.

Cornelis CORT (Hoorn, nr Alkmaar, 1533 - Roma, prima del 22 Aprile 1578)

Incisore e disegnatore nord-olandese, attivo nelle Fiandre e in Italia. Le sue prime opere documentate sono una serie di incisioni stampate dall’editore anversano Hieronymous Cock, all’inizio del 1553. Cort potrebbe aver compiuto l’apprendistato nell’entourage di Cock, poiché nessuna di queste stampe riporta il suo nome, almeno finché le lastre rimasero di proprietà di Cock. Una lettera datata 1567, indirizzata a Tiziano, da parte dello scrittore-pittore olandese Domenicus Lampsonius (1532–99) descrive Cock come maestro di Cort. Nel 1560 Cort aveva ormai sviluppato uno stile audace e fortemente modellato, influenzato principalmente dall’italiano Giorgio Ghisi, che aveva lavorato per Cock tra il 1550 e il 1555. Cort era particolarmente dotato nella realizzazione di riproduzioni delle composizioni figurali sullo stile italiano di Frans Floris, alla cui maniera incise più di 50 stampe. Notevoli le Arti Liberali (sette stampe, 1565) e le Fatiche di Ercole (dieci stampe, 1565). Riprodusse anche composizioni di Maarten van Heemskerck, Andrea del Sarto, Rogier van der Weyden e altri, mentre lavorava per Cock.