Parma - : Il vero disegno e ritrato di Parma Citta nobilissima, et jllustrissima in Lombardia

Riferimento: IT27125
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1569
Zona: Parma
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 253 x 176 mm
900,00 €

Riferimento: IT27125
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1569
Zona: Parma
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 253 x 176 mm
900,00 €

Descrizione

Rara veduta prospettica della città di Paolo Forlani. Esemplare della tiratura di Bolognino Zaltieri, con il testo descrittivo al verso di Giulio Ballino, stampata a Venezia nel 1569.

In alto al centro è inciso il titolo: PARMA. In basso, lungo il bordo inferiore, si legge: Il vero disegno e ritrato di Parma Citta nobilissima, et jllustrissima in Lombardia, si come veramente hoggi di si trova, nell’anno del Signore M.D.LXVII. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti: TRAMONTANA, OSTRO, LEVANTE, PONENTE, il nord e a sinistra.

 

“Veduta prospettica della città, anonima e priva di dati editoriali, attribuita a Paolo Forlani. L’opera e infatti inserita in tutti gli esemplari conosciuti della raccolta Il primo libro delle citta et fortezze del mondo, che unisce opere di Forlani e Domenico Zenoi. E altresì presente in alcune raccolte fattizie di grande formato conservate alla Biblioteca Nazionale di Firenze e di Roma. È relativa all’assedio della città nell’estate del 1551, voluto da papa Giulio III per contrastare l’alleanza tra i Farnese e la Francia. Secondo Da Mareto l’opera si basa sul modello silografico introdotto da Bartelemy Bonhomme a Lione nel 1557, ripresa da un punto di vista più basso, posto ad ovest. Si tratta comunque di un disegno abbastanza approssimativo per il tessuto urbano, più dettagliato e accurato nella rappresentazione delle fortificazioni. Ma potrebbe essere anche una riduzione della pianta anonima conservata alla Bibliothèque Nationale di Parigi (GE. DD. 655, tav. 116, Bifolco-Ronca, tav. 1171). All’interno della cinta muraria, Parma si presenta in una sintesi di pochi edifici ai quali l’autore tenta di dare una certa connotazione architettonica. La tavola è ristampata, inalterata, da Bolognino Zaltieri nelle due diverse edizioni dell’opera De’ disegni delle piu illustri citta, et fortezze del mondo di Giulio Ballino, entrambe pubblicate a Venezia nel 1569. Non sono note varianti di lastra, ma le tirature dello Zaltieri presentano un testo descrittivo al verso. (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2283).

Paolo Forlani, nativo di Verona, nel 1560 aprì una propria bottega calcografica a Venezia, Al segno del pozzo, come risulta da alcune sue opere. Dal 1566 è attivo a Merzaria al segno della colonna e dal 1569 a Merzaria al segno della nave. Forlani ebbe rapporti commerciali con i maggiori editori di materiale cartografico del tempo, tra questi Antonio Lafreri, la famiglia Bertelli ed altri. Oltre ad essere un talentuoso incisore, era altresì rapido nell’esecuzione, qualità che gli consentì di lavorare contemporaneamente per editori diversi, e di eseguire una gran quantità di lavori. Woodward attribuisce a Forlani circa cento opere, di cui la maggior parte però non sono firmate. Tra il 1560 e il 1567, Forlani collaborò con Ferrando Bertelli, per cui incise una decina di rami, con Camocio, Bolognino Zaltieri e con Claudio Duchetti, per il quale incise alcune mappe. Per la sua attività professionale fu però molto importante e preziosa la collaborazione con Giacomo Gastaldi per il quale incise tredici carte. Nel 1567 Forlani pubblicava e commerciava la sua opera Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, i cui rami passarono poi a Bolognino Zaltieri. È probabile che il Forlani sia morto durante la peste che si diffuse a Venezia dal 1575.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, testo descrittivo al verso, consueta piega centrale, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

S. Bifolco, F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 1172; S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo, in “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo”, pp. 137-152; Albert Ganado, The Forlani-Zenoi town books of 1567. A description and analysis, in “Florilegium Cartographicum. Beiträge zur Kartographiegeschichte und Vedutenkunde des 16. Bis 18. Jahrhunderts”, a cura di Peter H. Köhl e Peter H. Meurer, Lipsia, 1993, pp. 21-34; Béla Szalai, (adattamento e traduzione inglese Ivan Matković), The Representation of the Hungarian Towns in Domenico Zenoi’s and Paolo Forlani’s Cartographic Work, in “Kartografija i geoinformacije”, Vol.11 (Budapest, No.18 December 2012), pp. 4-37; Vladimiro Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1486 al 1599. L’origine della iconografia urbana europea, Napoli, 1998; p. 40, n. 32 e p. 47, n. 16; David Woodward, Paolo Forlani: Compiler, Engraver, Printer, or Publisher? in Imago Mundi, Vol. 44 (Londra, 1992), pp. 45-64; Da Mareto (1975): p. 31, n. 25.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.