Provincie del Contado di Molise e Principato Ultra

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Riferimento: S49992
Autore Paolo PETRINI
Anno: 1714 ca.
Zona: Molise, Principato Ulteriore
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 430 x 520 mm
1.250,00 €

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Riferimento: S49992
Autore Paolo PETRINI
Anno: 1714 ca.
Zona: Molise, Principato Ulteriore
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 430 x 520 mm
1.250,00 €

Descrizione

Rarissima carta del Molise e del Principato Ulteriore di Paolo Petrini, databile a dopo il 1714.

La carta è parte dell’Atlante Partenopeo, una complessa operazione editoriale messa in atto dal libraio e tipografo napoletano Petrini per raccogliere molte delle carte da lui realizzate a partire dall'ultimo decennio del XVII secolo, tratte sostanzialmente da Guillaulme Sanson, Nicolas De Fer e Giacomo Cantelli, e pubblicate con aggiornamenti anche per gran parte del '700 dal figlio Nicola.

L'atlante del Petrini rappresentava per il Regno di Napoli, l'equivalente del Mercurio Geografico stampato a Roma dalla tipografia De Rossi, e circolante principalmente nello Stato Pontificio. Sebbene accrediti Giovanni Antonio Magini quale autore della carta, è molto probabile che il Petrini, piccolo editore locale con rari scambi all’estero, si ispiri alla carta stampata da Domenico de Rossi nel 1714. La mancanza di firma dell’autore conferma il fatto che si trattava di una copia non autorizzata.

Acquaforte, coloritura coeva, in eccellente stato di conservazione. Molto rara.

Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)

Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.

Paolo PETRINI (Attivo a Napoli fine del XVIII secolo)

Paolo Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio tra il 1692 e il 1748, traendo stampe da quadri del Lanfranco e di Luca Giordano, e mappe da Guillaume Sanson e Nicolas de Fer, oltre numerosi ritratti di uomini illustri napoletani. Realizzò anche un “Atlante Partenopeo” (1700), due incisioni per l’entrata di Filippo V e del cardinale Barberini (1702), un volume sui “Palazzi” (1713) e uno sulle “Chiese” (1718) di Napoli, oltre a una veduta della città di Napoli pubblicata nel 1698 che suscitò viva eco nell’editoria straniera. Tutta la sua opera è estremamente rara. L’Atlante Partenopeo fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.