Patria del Friuli olim Forum Iulii

Riferimento: S32406
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1598 ca.
Zona: Friuli
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 455 x 355 mm
4.500,00 €

Riferimento: S32406
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1598 ca.
Zona: Friuli
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 455 x 355 mm
4.500,00 €

Descrizione

- TIRATURA ORIGINALE di G. A. MAGINI, prima del cartiglio in basso a sinistra -

Prima, rarissima, versione della carta del Friuli del Magini, antecedente alla versione successivamente pubblicata postuma dal figlio Fabio nel 'L’Italia di Giovanni Antonio Magini', stampato per la prima volta a Bologna nel 1620.

Tutte le carte dell’atlante vennero alle stampe prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, che successivamente furono corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva.

Tali prove sono rarissime, talvolta si trovano occasionalmente negli atlanti fattizi di alcune biblioteche, e presentano differenze sostanziali con quelle poi incluse nell’atlante. La differenza maggiore in questa mappa consiste nella mancanza del cartiglio, che verrà poi inserito in basso a sinistra. Il cartiglio contiene la dedica di Fabio Magini.

Come giustamente osserva Almagià, la carta, seppur basata sui prodotti anteriori di Giovanni Andrea Vavassore (1550), Paolo Forlani (1560) e Donato Bertelli, è "esempio di una carta derivante da molte diverse fonti, sia edite che inedite, e rappresenta perciò il prodotto di un lavoro personale di compilazione, di coordinamento e di vaglio, che viene a conferire alla carta stessa il carattere e il valore di un prodotto originale".

Nel cartiglio in alto a destra il titolo Patria del FRIULI olim FORUM IULII. In basso a sinistra la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm 45). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 45° 30’ a 46° 35’ 30’’ di latitudine, e da 34° 37’ a 36° 35’ 15’’ di longitudine. 

Incisione in rame, leggere tracce di colla alla piega centrale, nel complesso in ottimo stato di conservazione. RARISSIMA.

Bibliografia

Almagià (1948): pp. Vii-131; Cucagna (1964): pp. 213-220; Lago-Rossit (1988): vol. II, pp. 13-19, Tav. LXXXIII; Lago (1989): p. 271, n. 190; Marinelli (1881): p. 146, n. 703; Selva (2108): pp. 136-139, Tavv- 25-25a.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.