Latium Seu Territorium Romae.

Riferimento: S38963
Autore Francesco SCOTO
Anno: 1654
Zona: Lazio
Luogo di Stampa: Padova
Misure: 171 x 128 mm
180,00 €

Riferimento: S38963
Autore Francesco SCOTO
Anno: 1654
Zona: Lazio
Luogo di Stampa: Padova
Misure: 171 x 128 mm
180,00 €

Descrizione

Carta geografica della regione, tratta dall'Itinerario d'Italia di Francesco Scoto, edito da Matteo Cadorin, il cui nome si legge in basso a destra "In Padova per Matteo Cadorin.

Si tratta di una tarda derivazione - in forma ridotta - della carta della Campagna di Roma di Eufrosino della Volpaia.

Matteo Cadorin, chiamato il “Bolzetta” essendosi imparentato con la famiglia di Francesco Bolzetta, pubblicò diverse edizioni dell'Itinerario, ad iniziare dal 1654.

Proseguì, sempre stampando a Padova, nel 1659 con almeno due edizioni distinte, quindi nel 1669 e nel 1670, quest'ultima pubblicazione ha un apparato iconografico più ricco delle altre e nelle lastre fu aggiunto “In Padova per Matteo Cadorin”.

Acquaforte, traccia della piega editoriale al centro, sporadiche fioriture in generale in buono stato di conservazione.

Francesco SCOTO (1548 - 1622)

Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.

Francesco SCOTO (1548 - 1622)

Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.