Calabria Citra, Olim Magna Graecia

Riferimento: S41007
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1602 ca.
Zona: Calabria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 455 x 380 mm
425,00 €

Riferimento: S41007
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1602 ca.
Zona: Calabria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 455 x 380 mm
425,00 €

Descrizione

Nel cartiglio in alto il titolo CALABRIA CITRA, OLIM Magna Graecia. Sotto il cartiglio, troviamo la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm 45). Nel cartiglio in basso a sinistra, sormontato dal blasone di famiglia, è incisa la dedica Al Ser.mo mio S.r et P[at]ron[us] Col.mo Il S.r D. Alfonso d’Este Prencip di Modona Regio etc. Fabio di Gio[vanni]Ant.o Magini. Sotto, la firma dell’incisore della lastra: Ben. W. F. (Benjamin Wright). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’  da 38° 53’ a 40° 9’ di latitudine, e da 38° 37’ a 40° 36’ 20’’ di longitudine.

Carta tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo morte del padre Giovanni Antonio.

Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.

L’unica carta antecedente a stampa della regione è quella di Prospero Parisio, datata 1589, poi ripresa anche da Abraham Ortelius. Nessuna analogia quindi con queste lastre del Magini, che per le nove carte del Regno di Napoli si ispirò al rilievo ufficiale eseguito dallo studioso nolano Niccolò Antonio Stigliola, in collaborazione con il cartografo viterbese Mario Cartaro, che tra il 1583 ed il 1594 ebbero l’incarico di realizzare una grande carta del reame.

Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Almagià (1922): pp. 73-78, n. 20; Principe (1989): p. 52.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.