Piano del Territorio di Bologna

Riferimento: S20984
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1607 ca.
Zona: Bologna
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 472 x 350 mm
300,00 €

Riferimento: S20984
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1607 ca.
Zona: Bologna
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 472 x 350 mm
300,00 €

Descrizione

Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre.

Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.

In alto, nel cartiglio a destra, il titolo: Piano del TERRITORIO DI BOLOGNA, al centro la scala grafica Miglia dieci Italiane (10 miglia pari a mm 78). Nel cartiglio a sinistra sormontato dallo stemma della città la dedica Agl’Ill.mi SS.ri p[ad]roni col.mi li SS.ri Senatori di Bologna. Havendo io migliorato assai il disegno del contado di Bologna non solo espurgandolo dagl’errori, & accrescendolo di molti luoghi mancanti ma anco riducendolo in miglior positura et continuatione con li stati vicini che non era prima, ho voluto un'altra volta per più commodo di questa città et de tutti i studiosi darlo fuori in maggior forma, et dedicarlo alle SS.VV. Ill.me a quali sono tanto obligato basciandole riverentemente le mani. Di Bolog: li 10 Gen[n]aro 1599. D.V.SS Ill.me Divotiss.o Ser.re Gio Ant.o Magini.  Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto . Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 44° 3’ 30’’ a 44° 41’ di latitudine, e da 33° 23’ a 34° 37’ di longitudine.


Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Iniziata da Arnoldo Arnoldi, la lastra venne probabilmente terminata dal Wright intorno al 1607.

Bibliografia

Almagià (1960): p. 22, tav. XXXVII; Dante Cremonini, L’Italia nelle vedute e carte geografiche dal 1493 al 1894 libri di viaggi e atlanti, 1996, p.28. Alberto Alberghini, Ferrara. La storia di un territorio in una collezione di mappe e vedute dal XV al XX secolo, 2008, p.13. Marco Petrella, Chiara Santini, Stefano Torresani, Geografie di un territorio. Studi e ricerche per un Dizionario storico dei cartografi in Emilia-Romagna, 2006, copertina e p.18. Stefano Torresani, "'Il particolare' ed 'il generale': topografia e corografie del Bolognese in età moderna" in Anna-Maria Guccini (a cura di), Memoria disegnata e territorio bolognese, Giornate di studi Mengoniani, Provincia di Bologna - Comune di Fontanelice, 2004, pp.34-39. Roberto Almagià, L’Italia di Giovanni Antonio Magini e la cartografia dell’Italia nei secoli XVI e XVII, 1922, pp.49-51. R.V. Tooley, Dictionary of Mapmakers, 1979, p.412. Franca Varignana (a cura di), Omaggio a Bologna materiali per un'immagine della città e del territorio, 1980, pp. 42 e 105.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.