TAB. VI ASIAE, Arabiam Felicem, Carmaniam as Sinum Persicum comprehendens.

Riferimento: s35021
Autore Gerard MERCATOR (Kremer)
Anno: 1695 ca.
Zona: Arabia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 480 x 339 mm
900,00 €

Riferimento: s35021
Autore Gerard MERCATOR (Kremer)
Anno: 1695 ca.
Zona: Arabia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 480 x 339 mm
900,00 €

Descrizione

Mappa tolemaica della regione, originalmente preparata per illustrare il Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, pubblicato prima a Colonia da Gottfried von Kempen (1578), ristampato dallo stesso editore nel 1584 (Van der Krogt 1, 502) e poi da Isaac Elsevier per il Theatrum Geographiae veteris di Petrus Bertius (Leyden 1618).

Di tutte le edizioni di Tolomeo, quella di Gerard Kremer (Mercatore), pubblicata nel 1578, e forse tecnicamente la più bella. A questo punto la Geografia di Tolomeo perdeva pero ogni pretesa di “attualità”, laddove lo scopo di Mercatore era quello di produrre un atlante del mondo classico che servisse da complemento al suo atlante moderno (per tale ragione egli aveva tentato di recuperare la forma originale dell’atlante tolemaico, scartandone le moderne accrezioni).

L’opera è celebre anche per la sua longevità, poiché le lastre originali risultavano ancora in uso nel 1730, oltre centocinquanta anni dopo la loro incisione. Esemplare tratto dalla Tabulae geographicae Cl: Ptolemei di François Halma, stampata tra Utrecht, Amsterdam e Leida nel 1695, 1698, 1704 (2 tirature) e 1730.
Le lastre sono emendate e i cartigli completamenti cambiati; più piccoli e realizzati sopra i precedenti – abrasi – lasciando ampie aree bianche sulla stampa.

La carta di Mercatore è stata una pietra miliare nella mappatura della Penisola arabica, essendo l'ultima edizione pubblicata di Tolomeo e senza dubbio la più studiata e approfondita di tutte le edizioni dal suo autore. In origine, Tolomeo si era basato sui resoconti di viaggiatori e marinai e, sebbene le informazioni fossero di seconda mano e spesso imprecise, rappresentavano il resoconto più avanzato della geografia mondiale dell'epoca. Nel caso dell'Arabia, Tolomeo sovrastimò sia l'ampiezza della parte meridionale dell'Arabia sia le dimensioni e la forma del Golfo Persico. L'Arabia Petrea e l'Arabia Deserta sono entrambe collocate a nord e l'Arabia Felix è il termine applicato all'intera penisola, piuttosto che alle sue porzioni meridionali.

Acquaforte su rame, finemente colorata a mano, in perfette condizioni.

Bibliografia

Tibbetts 39. Al Ankary 262. McMinn 15.

Gerard MERCATOR (Kremer) (1512 - 1594)

Gerard de Cremer, meglio noto col cognome latinizzato Mercator (Mercatore in italiano), fu con Ortelius il massimo esponente della cartografia fiamminga cinquecentesca. Nato a Rupelmonde nel 1512, dopo gli studi classici, a Lovanio si specializzò nella tecnica dell’incisione su rame. Abile costruttore di strumenti scientifici e globi, iniziò la sua attività cartografica con una mappa della Palestina (1537). Ben presto le sue carte geografiche ottennero una grande reputazione in tutta Europa, grazie al nuovo sistema di proiezione cilindrica che per primo introdusse nelle mappe nautiche, e che consentiva di rappresentare i paralleli ed i meridiani mediante un reticolato cartesiano di rette tra di loro ortogonali. Nel 1538 pubblica il famoso Mappamondo cordiforme, utilizzando per la prima volta il nome geografico AMERICA in riferimento sia all’America Settentrionale che a quella Meridionale.Mercator fu inoltre il primo a usare sulle mappe geografiche il carattere corsivo italic migliorandone la leggibilità delle carte. In seguito all’accusa di eresia, nel 1552 si trasferì a Duisburg dove continuò la sua attività dedicandosi alla riproduzione delle mappe della Geographia tolemaica (in numero di 28), nonché alla preparazione di una raccolta di mappe in tre volumi alla quale, per la prima volta, venne applicato il termine di “Atlas” ovvero Atlante (Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura), in riferimento all’omonimo titano che della mitologia greca reggeva il mondo sulle sue spalle. Le prime due parti dell’atlante vennero pubblicate nel 1585 e nel 1589 e la terza, che completava l’edizione, nel 1595, ad opera del figlio Rumold, un anno della morte del padre. Dopo una seconda edizione completa nel 1602, le lastre delle mappe vennero acquistate da Jodocus Hondius nel 1604 il quale, con i figli, Jodocus II and Henricus, pubblicò edizioni ampliate dello stesso, che dominarono il mercato della cartografia per i successivi trent'anni.

Bibliografia

Tibbetts 39. Al Ankary 262. McMinn 15.

Gerard MERCATOR (Kremer) (1512 - 1594)

Gerard de Cremer, meglio noto col cognome latinizzato Mercator (Mercatore in italiano), fu con Ortelius il massimo esponente della cartografia fiamminga cinquecentesca. Nato a Rupelmonde nel 1512, dopo gli studi classici, a Lovanio si specializzò nella tecnica dell’incisione su rame. Abile costruttore di strumenti scientifici e globi, iniziò la sua attività cartografica con una mappa della Palestina (1537). Ben presto le sue carte geografiche ottennero una grande reputazione in tutta Europa, grazie al nuovo sistema di proiezione cilindrica che per primo introdusse nelle mappe nautiche, e che consentiva di rappresentare i paralleli ed i meridiani mediante un reticolato cartesiano di rette tra di loro ortogonali. Nel 1538 pubblica il famoso Mappamondo cordiforme, utilizzando per la prima volta il nome geografico AMERICA in riferimento sia all’America Settentrionale che a quella Meridionale.Mercator fu inoltre il primo a usare sulle mappe geografiche il carattere corsivo italic migliorandone la leggibilità delle carte. In seguito all’accusa di eresia, nel 1552 si trasferì a Duisburg dove continuò la sua attività dedicandosi alla riproduzione delle mappe della Geographia tolemaica (in numero di 28), nonché alla preparazione di una raccolta di mappe in tre volumi alla quale, per la prima volta, venne applicato il termine di “Atlas” ovvero Atlante (Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura), in riferimento all’omonimo titano che della mitologia greca reggeva il mondo sulle sue spalle. Le prime due parti dell’atlante vennero pubblicate nel 1585 e nel 1589 e la terza, che completava l’edizione, nel 1595, ad opera del figlio Rumold, un anno della morte del padre. Dopo una seconda edizione completa nel 1602, le lastre delle mappe vennero acquistate da Jodocus Hondius nel 1604 il quale, con i figli, Jodocus II and Henricus, pubblicò edizioni ampliate dello stesso, che dominarono il mercato della cartografia per i successivi trent'anni.