Facciata della tribuna della basilica si S.ta M.a Maggiore…con il prospetto delle due cappelle…

Riferimento: s6728
Autore Alessandro SPECCHI
Anno: 1702
Zona: Santa Maria Maggiore
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 685 x 455 mm
700,00 €

Riferimento: s6728
Autore Alessandro SPECCHI
Anno: 1702
Zona: Santa Maria Maggiore
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 685 x 455 mm
700,00 €

Descrizione

Veduta della Tribuna di Santa Maria Maggiore, disegnata e incisa da Alessandro Specchi e pubblicata da Domenico de Rossi. Presente nell'indice De Rossi, 1724, al costo "di 20 baiocchi".
La prospettiva, molto dettagliata, presenta gli ornamenti voluti da papa Clemente X e mostra anche le due cappelle, la paolina e la sistina, che furono fatte edificare da papa Paolo V e da Sisto V, che nella piazza fece anche trasportare l'obelisco proceniente dal Mausoleo di Augusto. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.

Alessandro SPECCHI (Roma, 1668 - Roma, 1729)

Architetto, urbanista e incisore italiano. Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona (dal 1706), del Popolo Romano (dal 1713), della Fabbrica di S. Pietro (dal 1714), ecc., con la sua opera contribuì a diffondere un moderato gusto scenografico e decorativo in svariate tipologie architettoniche. Molte delle sue incisioni vennero pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Rossi e suo figlio Domenico de’ Rossi (1684–1721), comprese 52 incisioni per il Quarto libro del nuovo teatro di palazzi di Roma (Roma, 1699); alcune delle lastre originali sono oggi alla Calcografia Nazionale di Roma. Lo Studio d’architettura civile (1702–21) di Domenico de’ Rossi fornisce una fonte architettonica della città di Roma in 286 lastre incise dallo Specchi.

Alessandro SPECCHI (Roma, 1668 - Roma, 1729)

Architetto, urbanista e incisore italiano. Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona (dal 1706), del Popolo Romano (dal 1713), della Fabbrica di S. Pietro (dal 1714), ecc., con la sua opera contribuì a diffondere un moderato gusto scenografico e decorativo in svariate tipologie architettoniche. Molte delle sue incisioni vennero pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Rossi e suo figlio Domenico de’ Rossi (1684–1721), comprese 52 incisioni per il Quarto libro del nuovo teatro di palazzi di Roma (Roma, 1699); alcune delle lastre originali sono oggi alla Calcografia Nazionale di Roma. Lo Studio d’architettura civile (1702–21) di Domenico de’ Rossi fornisce una fonte architettonica della città di Roma in 286 lastre incise dallo Specchi.