Chiusa di Verona

Riferimento: s303130
Autore Carl ROTTMANN
Anno: 1875
Zona: Chiusa di Ceraino
Luogo di Stampa: Monaco
Misure: 330 x 250 mm
200,00 €

Riferimento: s303130
Autore Carl ROTTMANN
Anno: 1875
Zona: Chiusa di Ceraino
Luogo di Stampa: Monaco
Misure: 330 x 250 mm
200,00 €

Descrizione

Splendida veduta panoramica della Chiusa di Verona, nella valle dell’Adige, tra Volargne e Ceraino.

Da un dipinto di Carl Rottmann.

Il pittore tedesco visitò l'Italia due volte: nel 1826-27 ed un secondo più lungo tra il 1828 e il ' 29. Al suo rientro, Ludovico I gli commissionò la decorazione del portico dell'Hofdarten di Monaco: 28 affreschi di paesaggi italiani, quanti erano i riquadri compresi tra gli archi di questa nuova architettura di Leo von Klenze, volta in un sobrio stile neoclassico. L' ultimo di questi affreschi, dedicato a Cefalù, fu terminato nel 1833, ed è tipico del suo modo di dipingere: un primo piano in ombra e sul fondo la calda luce del Mediterraneo.

Esemplare tratto da Carl Rottmann's italienische Fresken unter den Hofgarten-Arkaden zu München, edito nel 1875 a Monaco, che riproduce il ciclo di paesaggi italiani affrescati da Rottmann nelle gallerie dell'Hofgarten.

 

Cromolitografia in perfetto stato di conservazione.

Carl ROTTMANN (Heidelberg 1797- Monaco di Baviera 1850)

Figlio di Friedrich, paesaggista e pittore di battaglie, studiò pittura a Heidelberg, poi si trasferì a Monaco (1822) dove svolse la sua attività. Un viaggio in Italia e una successiva visita della Grecia (1834) indussero Rottmann, già prevalentemente dedito al paesaggio e alla scena di genere, ad affrontare il tema del paesaggio mediterraneo animato da sottili suggestioni archeologiche; nominato pittore della corte di Baviera affrescò un cortile dell'Hofgarten con ventotto paesaggi italiani (perduti) e lasciò un gran numero di paesaggi greci, alcuni dei quali eseguiti con una tecnica che imita l'encausto.

Carl ROTTMANN (Heidelberg 1797- Monaco di Baviera 1850)

Figlio di Friedrich, paesaggista e pittore di battaglie, studiò pittura a Heidelberg, poi si trasferì a Monaco (1822) dove svolse la sua attività. Un viaggio in Italia e una successiva visita della Grecia (1834) indussero Rottmann, già prevalentemente dedito al paesaggio e alla scena di genere, ad affrontare il tema del paesaggio mediterraneo animato da sottili suggestioni archeologiche; nominato pittore della corte di Baviera affrescò un cortile dell'Hofgarten con ventotto paesaggi italiani (perduti) e lasciò un gran numero di paesaggi greci, alcuni dei quali eseguiti con una tecnica che imita l'encausto.