Cristo e l’Adultera

Riferimento: S17203
Autore Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane"
Anno: 1611 ca.
Misure: 145 x 205 mm
575,00 €

Riferimento: S17203
Autore Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane"
Anno: 1611 ca.
Misure: 145 x 205 mm
575,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, circa 1611, firmata in lastra.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini, in eccellente stato di conservazione.

Opera tratta dall'opera "De excellentia et nobilitate delineationis libri duo", pubblicata nel 1611.

Nato a Venezia da una famiglia dalla spiccata indole artistica, fu subito iniziato agli studi pittorici sulle orme dello zio del padre, Palma il Vecchio e del fratello della madre, Bonifacio de' Pitati. Studiò e subì l'influenza di Raffaello e Tintoretto, eseguì varie copie di Tiziano, suo vero maestro, col quale in seguito collaborò portandone anche a termine il celebre dipinto La Pietà. Si formò nel periodo della scuola veneta e del manierismo romano, che ebbe modo di apprendere durante i quattro anni del suo soggiorno romano. L'inizio della sua produzione artistica è datata verso il 1565.

Dal punto di vista grafico deve la sua fortuna all’incontro con l’editore ed incisore Giacomo Franco, figlio naturale di Battista Franco. L’opera grafica è pressoché raccolta, nel 1611, nel De excellentia et nobilitate delineationis libri duo, edito dal Franco. Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio.

Bibliografia

Bartsch XVI.292.20; S. Mason Rinaldi, Palma il Giovane. L'opera completa, pp. 46, 58, 101, 105. Dimensioni 168x110

Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane" (Venezia 1544 -1628)

Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti, figlio di Antonio, il quale era a sua volta nipote di Palma il Vecchio; fu allievo del padre e probabilmente di Tiziano, di cui terminò la Pietà (Venezia, Gallerie dell'accademia). A Roma conobbe l'arte di Michelangelo e subì l'influenza di T. e F. Zuccari; tornato a Venezia (dopo il 1570), compì la sua formazione sotto l'influsso del Tintoretto. La sua opera maggire è la decorazione (1580-81) della sacrestia di S. Giacomo dall'Orio a Venezia; dal 1583 al 1590, attese a lavori per l'oratorio dei Crociferi; collaborò ampiamente a rinnovare la decorazione del Palazzo Ducale e lasciò moltissime altre opere nelle chiese di Venezia. Palma il Giovane fu anche abile incisore: le sue acqueforti furono incluse nel De excellentia et nobilitare delineationis Libri duo, un manuale di disegno pubblicato nel 1611 da Giacomo Franco. Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio.

Bibliografia

Bartsch XVI.292.20; S. Mason Rinaldi, Palma il Giovane. L'opera completa, pp. 46, 58, 101, 105. Dimensioni 168x110

Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane" (Venezia 1544 -1628)

Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti, figlio di Antonio, il quale era a sua volta nipote di Palma il Vecchio; fu allievo del padre e probabilmente di Tiziano, di cui terminò la Pietà (Venezia, Gallerie dell'accademia). A Roma conobbe l'arte di Michelangelo e subì l'influenza di T. e F. Zuccari; tornato a Venezia (dopo il 1570), compì la sua formazione sotto l'influsso del Tintoretto. La sua opera maggire è la decorazione (1580-81) della sacrestia di S. Giacomo dall'Orio a Venezia; dal 1583 al 1590, attese a lavori per l'oratorio dei Crociferi; collaborò ampiamente a rinnovare la decorazione del Palazzo Ducale e lasciò moltissime altre opere nelle chiese di Venezia. Palma il Giovane fu anche abile incisore: le sue acqueforti furono incluse nel De excellentia et nobilitare delineationis Libri duo, un manuale di disegno pubblicato nel 1611 da Giacomo Franco. Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio.