Hyems (Inverno)

Riferimento: S41830
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 162 x 250 mm
900,00 €

Riferimento: S41830
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 162 x 250 mm
900,00 €

Descrizione

Incisione al bulino; il titolo è in alto 'HYEMS', mentre in basso troviamo il monogramma di Alberti 'CAB'.

Allegoria dell'inverno, rappresentato come un uomo seduto che incrocia le braccia sul petto. Dalla serie Le quattro stagioni da un soggetto di Polidoro da Caravaggio.

Magnifica impressione, stampata con tono su carta vergata contemporanea, rifilata alla linea del rame, minimo restauro all'angolo inferiore destro, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Esemplare proveniente dalla collezione di John Barnard (Lugt 419).

Bibliografia

Bartsch, XVII.84.104; Manescalchi, Cherubino Alberti, 136.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.