Rodolphus Rex Boemiae

Riferimento: S45109
Autore Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"
Anno: 1557 ca.
Misure: 350 x 525 mm
500,00 €

Riferimento: S45109
Autore Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"
Anno: 1557 ca.
Misure: 350 x 525 mm
500,00 €

Descrizione

Ritratto di Rodolfo II di Boemia. Acquaforte e bulino, circa 1557, priva di firma.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in buono stato di conservazione.

La tavola appartiene alla celebre serie Francisci Tertii Bergomatis Serenissimi Ferdinandi Archiducis Austriæ Ducis Borgundiæ Comitis Tirolis Etc. Pictoris Aulici ad Invictiss Caesarem Maximilianum II. Romanorum Imp. Semper Augustum. Austriacæ Gentis Imaginum incisa da Gaspare Oselli dai disegni di Francesco Terzi.  Nella serie, suddivisa in cinque parti, ognuna preceduta da frontespizio, sono raffigurati, a bulino, a figura intera, 74 membri della casa d'Austria accompagnati da didascalie esplicative sulla vita dei singoli personaggi e spesso anche da raffigurazioni simbolico-allegoriche.

“La raccolta Austriacae gentis imagines è composta da una serie di ritratti, in tutto 57 tavole, più la pagina finale.  Nella serie sono rappresentati settantaquattro membri della famiglia degli Asburgo a figura intera. I personaggi sono inseriti, come statue, in complesse strutture architettoniche e indossano ricche vesti: "...si ammira un bizzarro e magnifico innesto di sontuosi drappi, d'armature, e di emblemi...". Ai lati delle nicchie che accolgono detti personaggi emergono scene allegoriche, mascheroni e altri fregi decorativi.

Gian Francesco Terzi o Terzio, pittore bergamasco, è l'ideatore dei soggetti e nell'eseguire i disegni, ha fatto uso di diversi modelli sia pittorici che scultorei, ispirandosi principalmente alle sculture in bronzo che attorniano e adornano il cenotafio dell'imperatore Massimiliano I nella Hofkirche di Innsbruck. Alcuni ritratti riproducono fedelmente le statue bronzee di Innsbruck, altri si differenziano, Il Terzi realizzò l'opera per dimostrare la propria riconoscenza agli Asburgo, a quell'epoca grandi mecenati delle arti e famiglia per la quale aveva lavorato per molto tempo.

I soggetti sembrano a prima vista molto simili tra loro; tuttavia, ad uno sguardo attento rivelano ciascuno una propria peculiarità. Sono opere senza dubbio di grande valore artistico ma anche e soprattutto storico, dato che raffigurano gli appartenenti ad una delle casate europee che segnarono la storia dell'epoca” (cfr. Streliotto, Gaspar ab Avibus incisore cittadellese del XVI secolo, pp. 44).

Bibliografia

G. Streliotto, Gaspar ab Avibus incisore cittadellese del XVI secolo, pp. 44-126; S. Seccareccia, La serie delle "Austriacae gentis Imagines" di Gaspare Osello (prima parte), in "Rassegna di Studi e di Notizie", Vol. XXII, a. XXV, Milano 1998, pp. 403-420 n. 1-10, figg. 1-10; S. Seccareccia, La serie delle "Austriacae Gentis Imagines" di Gaspare Osello (seconda parte), in "Rassegna di Studi e di Notizie", Vol. XXIII, a. XXVI, Milano 1999, pp. 179-222; Michael Bury in “Print Quarterly” XXIX 2012, p. 420; Paisey 2002, Catalogue of German printed books to 1900 (375).

Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"

Sebbene il Gandellini lo voglia fiorente nel 1577 e Basan lo qualifichi Cesare de Avìbus e più spesso Cesar patavinus facendolo nato nel 1645 consta per altro da incontrastabili prove e dalle ripetute leggende apposte in varie sue opere che soltanto verso l'anno 1536 nascesse in Cittadella e non Padova e che iniziatosi alla scuola del mantovano Giorgio Glusi in breve lo rivaleggiasse nel maneggio del bulino Le principali sue stampe infatti portano la data dal 1560 al 1580 e sono firmate in differenti maniere: Gaspar patavinus; Gaspar ab Avibus Citadelensis; Gasparo Oselle padovano ecc. Sullo stile dei Sadeler poi intagliò in 72 pezzi i ritratti dei principi di casa d Austria per V opera del bergamasco Francesco Terzi l dove oltre uno sfoggio particolare d architettura vi si ammira un bizzarro e magnifico innesto di sontuosi drappi d'armature e di emblemi (N. Pietrucci, Biografia degli artisti Padovani)

Gaspare OSELLI detto "Gaspare degli Uccelli"

Sebbene il Gandellini lo voglia fiorente nel 1577 e Basan lo qualifichi Cesare de Avìbus e più spesso Cesar patavinus facendolo nato nel 1645 consta per altro da incontrastabili prove e dalle ripetute leggende apposte in varie sue opere che soltanto verso l'anno 1536 nascesse in Cittadella e non Padova e che iniziatosi alla scuola del mantovano Giorgio Glusi in breve lo rivaleggiasse nel maneggio del bulino Le principali sue stampe infatti portano la data dal 1560 al 1580 e sono firmate in differenti maniere: Gaspar patavinus; Gaspar ab Avibus Citadelensis; Gasparo Oselle padovano ecc. Sullo stile dei Sadeler poi intagliò in 72 pezzi i ritratti dei principi di casa d Austria per V opera del bergamasco Francesco Terzi l dove oltre uno sfoggio particolare d architettura vi si ammira un bizzarro e magnifico innesto di sontuosi drappi d'armature e di emblemi (N. Pietrucci, Biografia degli artisti Padovani)