ITALIA DI MATTEO GREUTER

Riferimento: S327120
Autore Giuseppe LONGHI
Anno: 1675
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 2100 x 1150 mm
40.000,00 €

Riferimento: S327120
Autore Giuseppe LONGHI
Anno: 1675
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 2100 x 1150 mm
40.000,00 €

Descrizione

Nel cartiglio in alto a sinistra con in alto lo spazio dello stemma vuoto il titolo ITALIA DI MATTEO GREUTER  Revista et augmentata di molti luoghi principali MDCLXXV. Pietro Todeschi fece in Bologna. Gioseffo Longhi forma.  Nel lato destro: in una lapide Questo Geografico Disegno è Voltato à traverso per la Comodità del Lettore e del Volume essendo non dimeno osservata la linea Meridionale et altezza Polare, con li suoi gradi et Minuti à Canto, et la longhezza secondo l’Eclittica da, piede, come l’intellige[n]te Lettore Conoscerà. nel piccolo cartiglio sottostante l’imprint in Bologna appresso Gioseffo Longhi 1676. più in basso la scala grafica Scala di Miglia Duodice. In alto a destra la personificazione dell’Italia, una donna seduta, con al lato due personaggi raffiguranti i fiumi Po e Tevere, e dieci donne in costumi locali, da sinistra Genovese, Lombarda, Milanese, Venetiana, Fiorentina, Romana, Nottonese, Matriciana, Napolitana, Siciliana. Nel mare adriatico l’effige di Venezia con il Leone di San Marco, il dio Nettuno, in un riquadro raffigurata l’Europa, gli stemmi dello Stato Pontificio e del Regno di Napoli (Asburgo di Spagna), e in un cartiglio LE XII PROVINCE DEL REGNO. 1. Terra di Lavoro, 2. Principato citra, 3. Principato ultra, 4. Basilicata, 5. Calabria citra, 6. Calabria ultra, 7. Terra d’Otranto, 8. Terra di Bari, 9. Abruzzo citra, 10, Abruzzo ultra, 11. Co[n]tado di Molise, 12. Capitanata. In basso le piante o vedute a volo d’uccello di alcune città Milano, Venezia, Roma, Firenze, Napoli, Messina, vengono poi raffigurate in due ovali la Corsica e la Sardegna, in un riquadro la Sicilia e le piate di Palermo, Siracusa antica e Catania. Orientazione con due rose dei venti, nord-est in alto. Graduazione ai margini, per la latitudine di 1’ in 1’ da 37° 34’ a 42° 20’ lato destro, da 43° 23’ a 48° 7’ lato sinistro, per la longitudine di 5’ in 5’ da 28° 25’ a 39° 34’ lato in basso, da 32° 29’ a 44° 5’ lato in alto.

Carta murale dell’Italia, incisa a acquaforte e bulino, stampata su dodici fogli, per una misura complessiva di mm 1150x2100.

Esemplare nel primo stato di due.  Derivazione della mappa murale della penisola di Matteo Greuter (o anche della copia di Stefano Scolari del 1657) edita da Giuseppe Longhi a Bologna nel 1676. Si tratta di una replica, realizzata mediante l’intaglio di nuove lastre, e non una ristampa della carta dello Scolari come sostenuto da tutte le bibliografie. Di questa nuova carta sono conosciute due edizioni; la prima del 1675 (Firenze, IGM, inventario n. 3161) ed una ristampa del 1713, apparsa di recente sul mercato antiquario ed ora in una collezione privata. La carta è firmata da Pietro Todeschi, probabilmente in qualità di incisore delle lastre, e datata al 1675. Non sono note tirature con la data anteriore, ma solo prove edite da Giuseppe Longhi nel 1676..

La mappa di Matteo Greuter, datata al 1630, è stampata a Roma. Dedicata a Federico Cesi, la carta è conosciuta nelle edizioni del 1640 (la prima nota, un solo esemplare alla BN di Parigi GE DD-5867), 1647 (un solo esemplare conservato alla Mediateca di Santa Teresa di Milano), con data MDCLXXVI (unico esemplare alla Biblioteca Augusta di Perugia) ed infine la più comune ristampa del 1695, curata dall’editore Domenico de Rossi e dedicata a Ottavio Riario (nota in più esemplari).

La sua prima replica è l'edizione veneziana dell’incisore ed editore Stefano Mozzi Scolari, stampata nel 1657 e dedicata a Giuseppe Savoldo. 

Nato a Strasburgo nel 1556, Matteo Greuter lavora a Lione, Avignone e Roma. Si distingue per una tecnica raffinata ed elegante, che trova la sua massima espressione in questa bella carta dell'Italia in 12 fogli, la più grande fino ad allora pubblicata. 

La mappa ha dimensioni ragguardevoli, 1,15 x2,10 metri, in scala approssimativa di 1:540.000. La toponomastica è in lingua italiana e contiene figure allegoriche delle varie regioni e piante prospettiche di alcune città. Le tre isole principali sono inquadrate a parte. L'aspetto più curioso di questa carta sta nella disposizione orizzontale che il Greuter le ha dato, i cui motivi sono spiegati in un cartiglio nella mappa stessa. 

Per una accurata descrizione riguardante l’aspetto storico-critico della carta, vedere Roberto Borri, L’Italia nelle antiche carte dal Medioevo all’unità nazionale (2010).

Esemplare applicato su tela, restauri perfettamente eseguiti, coloritura antica con ritocchi, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

 

Bibliografia

cfr. Aliprandi (2005): pp. 95-97; Almagià (1929): p. 64, 7.3; Borri (1999): p. 81; cfr. Borri (2010): pp. 123-129, fig. 145; cfr. Fiorini (1898): pp, 282 e 367; cfr. Lago (2002): pp. 742-743, fig. 701; Valerio (2011): pp. 64-66, n. 22 (4); cfr. Valerio-Spagnolo (2014): pp. 268-269, n. 107.

Giuseppe LONGHI

Gioseppe (Giuseppe) Longhi era un incisore bolognese attivo tra il 1670 e il 1690. È forse più noto nei circoli cartografici come l'editore di un a carta in 12 fogli Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, pubblicata nel 1680 circa, che si basa sulla mappa del mondo di Frederick De Wit del 1660 (Shirley 471. Longhi ha anche pubblicato una copia della carta murale dell'Italia in 12 fogli di Matthaus Greutter nel 1676 ed è noto per aver inciso vedute in 4 fogli di Vienna, Praga, Genova, Venezia, Napoli e Bologna, basate sul lavoro di precedenti incisori olandesi. Longhi fu probabilmente associato a Pietro Todeschi, che fu attivo a Bologna dal 1670 al 1690.

Giuseppe LONGHI

Gioseppe (Giuseppe) Longhi era un incisore bolognese attivo tra il 1670 e il 1690. È forse più noto nei circoli cartografici come l'editore di un a carta in 12 fogli Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, pubblicata nel 1680 circa, che si basa sulla mappa del mondo di Frederick De Wit del 1660 (Shirley 471. Longhi ha anche pubblicato una copia della carta murale dell'Italia in 12 fogli di Matthaus Greutter nel 1676 ed è noto per aver inciso vedute in 4 fogli di Vienna, Praga, Genova, Venezia, Napoli e Bologna, basate sul lavoro di precedenti incisori olandesi. Longhi fu probabilmente associato a Pietro Todeschi, che fu attivo a Bologna dal 1670 al 1690.