Il Golfo di Venetia Ill.re S.r mio co[n] le Reggioni, Città, lidi, et tutti quei particolari...

Riferimento: S43560
Autore Domenico ZENOI
Anno: 1569
Zona: Italia
Misure: 515 x 392 mm
22.500,00 €

Riferimento: S43560
Autore Domenico ZENOI
Anno: 1569
Zona: Italia
Misure: 515 x 392 mm
22.500,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, 1567, firmata e datata in lastra in basso al centro, nel cartiglio.

Esemplare nel secondo stato di sei descritto in Bifolco–Ronca, con la data cambiata in 1569 e l’imprint dell’editore Donato Bertelli aggiunto in basso a sinistra: Jn Venetia appresso Donato berteli libraro al segno del S. Marco (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo p. 1830).

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva con filigrana “scudo con albero sopra tre monti” (cfr. Woodward nn. 131-135, riscontrati in mappe della tipografia Bertelli dello stesso periodo), rifilata al rame, in eccellente stato di conservazione.

In basso, nel cartiglio, si legge: Al Molto R.do & Illustre S.or Abbate ANDREA LIPPOMANI. Il Golfo di Venetia Ill.re S.r mio co[n] le Reggioni, Città, lidi, et tutti quei particolari, che in esso, et d’intorno ad esso si ritrovano ho voluto ristaurare in questo picciol foglio, et co’l mezo della stampa publicare, aggio[n]gendovi ancora le reggioni piu interne, et la fedele discritio[ne] di tutta Italia con l’atre parti, che in simil carta si co[n]vengono: Et benche sperì, ch’havendo io tratta questa fatica da un p[er]fetto et essemplare in forma gra[n]de dell’ecc.te M. Iacomo Gastaldo, no[n] resti luoco a Calo[n]niatori di biasimarla, no[n] dimeno per assicurarmi d[e]l tutto dalli morsi di questi tali mi sono risoluto, che ve[n]ghi fuora sotto il nome di V.S. Ill.ma Et si come le principal, et piu honorate parti di questa provintia sono Roma, et Venetia, cosi m’è parso bene di dedicarla a Personaggio, che ta[n]to honoratame[n]te participa dell’una, et dell’altra, si per lei medesima come per li maggiori suoi; perche se voremo riguardar l’Ill.ma famiglia Lippomana, si troveran[n]o no[n] solo molti preclari Senatori, che co[n] estraordinaria prude[n]tia, et co[n] eterna laude s’han[n]o di tempo in tempo adoperato, et s’adoperano in servitio della sua Rep: ma ancora molti Vesc.i, et gra[n] Prelati, liquali per la salita della vita, et per tant’altre sue rare qualità resteran[n]o sempre immortali et mass.me per le legationi fate co[n] tanto splendore in servitio della S.ta Sede App.ca in Scotia, Polonia, Allemagna, Portogallo per dir le parti piu lontane, oltre molt’altri luoghi si com’è ben noto di V.S. molt’ill.re percio no[n] dirò altro, havendo da dir molte cose, perche seguitando, come fa l’orme de suoi maggiori accrescerà presto gloria al nome suo con arivar à quei alti gradi, che meritano i longhi suoi studij nelle l[o]re, la molta pratica, che à del mo[n]do, et le tante altre degne et preclare co[n]ditioni, et virtu sue, lequalli poss’io piu tosto admirare, che racco[n]tar in questo foglio, però pregandola d accetar gratiss.te, questo mio segno di rivere[n]tia verso di lei, farò fine desidera[n]dole ogni compita felicità. Di Venetia l’anno 1569. Di vostra S. Illustre Humil. S. Domenico Zenoi.

In basso a sinistra è rappresentata la Scala delle miglia (50 miglia = mm 32).  Sotto alla scala l’indicazione del privilegio alla stampa: Con licentia delli Ill.mi S.ri Cap.i, et Privilegio del Senato Venetiano per Anni XV. Orientazione con duplice rosa dei venti nel mare, il nord è in alto. Graduazione ai margini di grado in grado, da 37° 20’ a 45° 41’ di latitudine e da 28° 27’ a 44° 8’ (da 27° 30’ a 44° 8’ in alto) di longitudine.

La carta di Domenico Zenoi si basa, dal punto di vista cartografico, sul modello di Giacomo Gastaldi (1561) alla quale vengono aggiunti numerosi elementi decorativi nel mare. Il formato risulta ridotto, rimangono fedeli all’originale l’idrografia e i centri abitati mentre sono apportate alcune modifiche nella graduazione e viene data una maggiore attenzione all’orografia, rappresentata da isolati “mucchi di talpa” con oronimo, disegno caratteristico delle prime carte rinascimentali. Il grande cartiglio centrale, rettangolare, sormontato da un’elaborata decorazione con due figure allegoriche che reggono lo stemma dei patrizi veneziani Lippomano, reca una lunga dedica all’Abate Andrea Lippomani, Priore del Convento dei Cavalieri Teutonici presso la SS. Trinità. Sebbene questa carta raffiguri tutta la penisola italiana, nel cartiglio citato il territorio rappresentato è indicato come Il Golfo Di Venetia, quasi a ribadire l’autorità e l’egemonia della Serenissima. La carta ebbe numerose ristampe, a firma di Donato Bertelli. Le ultime due tirature (1615 e successiva) mostrano la lastra completamente ritoccata e con numerose aggiunte nell’orografia nelle Alpi occidentali, negli Appennini e nei Balcani.

Domenico Zenoi, detto anche Domenego Veneziano, fu attivo a Venezia come incisore. Nel 1566 chiese al Senato veneto il privilegio collettivo per stampare opere di soggetto religioso, ritratti e alcune mappe. Zenoi incise inoltre stampe di soggetto mitologico e storico. La sua produzione cartografica va all’incirca dal 1559 al 1574 e le sue carte sono firmate generalmente Dominicus Zenoi Venetus excidebat, più raramente Dom.co Zenoi cum privilegio e Domeneco Venetiano. Zenoi incide carte di Gastaldi e di Sofiano, e lavora per Donato e Ferrando Bertelli e per Camocio. Incise anche alcune carte inserite nel Civitatum aliquot insignorum et locorum magis monitorum exacta delineation cum additione aliquot Insularum principalium edito da Ferrando Bertelli nel 1568, e da Donato Bertelli nel 1574. Nel 1568 fu multato di 10 ducati dalla magistratura degli Esecutori contro la Bestemmia per alcuni sonetti osceni illustrati da immagini, di cui alcune copie furono trovate in vendita presso la bottega di Camocio, multato a sua volta ma di soli 5 ducati.

Magnifico esemplare di questa rarissima carta della penisola; solo 3 esemplari di questa edizione sono censiti in B/R.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018), pp. 1830-1831, tav. 917, II/VI; Almagià (1929): p. 26, A; Bifolco-Ronca (2014): n. 10; Borri (1999): pp. 48-49, n. 41; Borri (2010): pp. 68-69, n. 47, fig. 65; Karrow (1993): n. 30/90.1; Lago (1989): p. 248, n. 94; Lago (1994): p. 170, fig. 8; Lago (2002): p. 285, fig. 282; Tooley (1939): nn. 334-335 & 590.

Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)

Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.

Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)

Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.