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Riferimento: | A50349 |
Autore | Mario CARTARO |
Anno: | 1580 |
Zona: | Perugia |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 800 x 620 mm |
Riferimento: | A50349 |
Autore | Mario CARTARO |
Anno: | 1580 |
Zona: | Perugia |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 800 x 620 mm |
Magnifica e rarissima prima rappresentazione a stampa del Territorio di Perugia, incisa e pubblicata a Roma da Mario Cartaro in base al rilievo di Ignazio Danti.
Lungo il margine superiore è inciso il titolo: DESCRITTIONE DEL TERRITORIO DI PERUGIA AUGUSTA ET DEI LUOGHI CIRCONVICINI DEL P.M. EGNAZIO DANTI DA PERUGIA MATEMATICO DELLO STUDIO DI BOLOGNA. In alto a destra troviamo la personificazione di Perugia, nelle sembianze di una donna seduta in un carro trainato da grifi alati. Subito sotto sono riportate notizie di carattere storico sul territorio: AUGUSTA PERUSIA SUIS CIVIBUS AGRUM HUNC TOT PAGIS OPPIDIS SUPURB AMNIBUS VIVIS FONTIB APRICIS COLLIB FERACISSIMIS VALLIBUS INSIGNI LACU TRASIMENU PRAEDITUM MAIORES VESTRI CONSILIO ARTE INDUSTRIA PACE ET BELLO CONPARARUNT CONSERVARUNT AUXERUNT ET PLURIMIS MAXIMISQ REB DOMI FORISQ GENTIS LITERIS ET ARMIS EGREGIE ILLUSTRARUNT POSTERISQU AD PARTATUENDUM ET TERMINOSIAM POSITOS IUSTE ET SANCTE PROPAGAN EXEMPLU[M] PERPET RELIQUER. In basso a destra un elaborato cartiglio ornato con motivi architettonici contiene uno scudo con il grifo, emblema della città, e una piccola legenda. Più in basso, sempre nel cartiglio, è incisa la dedica: ALL’ILLUSTRISS.O ET ECCELLENTISS SIG IL S. IACOPO BONCOMP.I MARCHESE DI VIGNOLA DUCA D’ARCI ET DI SORA GOVERNATORE GENERALE DI SANTA CHIESA seguita dalla firma Marius Cartarus Incidebat Romae 1580. In basso al centro è rappresentata la scala PASSI GEOMETRICI COMUNI (10000 passi = mm 196). Sotto alla scala, è riportata l’indicazione del privilegio alla stampa: Cum Privilegio Summi Pont. Gregorij XIII et Ser.mi Magni Etruriae Ducis Decennium. In basso a sinistra, racchiusa in un cartiglio, una legenda con l’elenco delle Badie e le Commende di San Giovanni e Santo Stefano. Carta priva di orientazione. Graduazione ai margini di 1’ in 1’, da 42° 39’ a 43° 10’ di latitudine e da 34° 51’ a 35° 44’ di longitudine.
Acquaforte e bulino, due fogli uniti, per una misura complessiva di mm 620x800.
Il rilievo geofisico del territorio perugino fu commissionato dal Governatore Pontificio Giovanni Pietro Ghisleri nel 1577. Danti portò a termine il lavoro in breve tempo, effettuando di persona nuove misurazioni sul territorio, ma avvalendosi forse anche di quelle eseguite in precedenza da suo padre, Giulio Danti. Il rilievo fu dapprima utilizzato per la realizzazione di un affresco del Perusinus Ager nel Palazzo dei Priori, di cui si ha notizia fino al 1789; lo stesso lavoro servì, poi, per la realizzazione dell’affresco nella Galleria delle Carte Geografiche in Vaticano. La carta riporta la dedica a Giacomo Boncompagni e risulta anteriore alla pittura, mostrando dei toponimi che nella carta muraria dipinta sono poi stati eliminati. La peculiarità di questa mappa è l’indicazione riportata del doppio privilegio, concesso sia dal pontefice che dal granduca di Toscana. Seppure la carta sia giudicata un lavoro mediocre, fu presa a modello da altri cartografi negli anni a seguire. L’intaglio è curato dal viterbese Mario Cartaro e fu subito ripreso da Abraham Ortelius per la carta inserita nelle edizioni del Theatrum Orbis Terrarum a partire dal 1584.
Magnifica prova, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 2006, tav. 1013, Almagià (1960): p. 19, tav. XXIII; cfr. Borroni Salvadori (1980): p. XXIX; Almagià (1929): p. 44, tav. XLIX; Cassano (1990): p. 14; Giorgi (2003): p. 18; Grohmann (1990): p. 34; Lago (1994): p. 444, fig. 4; Lago (2002): p. 436, fig. 433; Meurer (1991): p. 136; Perini (1996): p. 106; Tooley (1983): n. 445b; Volpi (1993): p. 60.
Incisore, stampatore e commerciante di stampe, originario di Viterbo. Attivo a Roma tra 1557 e il 1586/8; a Napoli dal 1588. La prima opera datata risale al 1560. Incise e pubblicò le sue stesse opere, e acquistò anche lastre di altri artisti. Nel Museo di Storia delle Scienze di Firenze è conservata una stampa della volta celeste realizzata da Cartaro nel 1577. Esiste un altro esemplare corrispondente conservato nell’Osservatorio di Monte Mario. La sua produzione sembra essersi concentrata su soggetti devozionali e mappe, come ad esempio la grande mappa di Roma del 1576. Le sue lastre sono registrate nella lista del Vaccari del 1614.
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Incisore, stampatore e commerciante di stampe, originario di Viterbo. Attivo a Roma tra 1557 e il 1586/8; a Napoli dal 1588. La prima opera datata risale al 1560. Incise e pubblicò le sue stesse opere, e acquistò anche lastre di altri artisti. Nel Museo di Storia delle Scienze di Firenze è conservata una stampa della volta celeste realizzata da Cartaro nel 1577. Esiste un altro esemplare corrispondente conservato nell’Osservatorio di Monte Mario. La sua produzione sembra essersi concentrata su soggetti devozionali e mappe, come ad esempio la grande mappa di Roma del 1576. Le sue lastre sono registrate nella lista del Vaccari del 1614.
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