

Riferimento: | MS7493 |
Autore | Frederick de WIT |
Anno: | 1680 ca. |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 585 x 500 mm |
Riferimento: | MS7493 |
Autore | Frederick de WIT |
Anno: | 1680 ca. |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 585 x 500 mm |
Carta geografica per la prima volta inserita nel'operal Atlas Major, circa 1680. Adornata da cartigli contenenti le vedute e piante di Messina, Palermo, Catania e Trapani, oltre ad una pianta di Messina indicata per errore come Milazzo. Dato il successo che riscosse, la carta fu ristampata nei primi decenni del secolo successivo dagli editori Covens e Mortier e dagli Ottens.
Per qualità della coloritura e tipologia della carta assegnamo questa lastra alla tipografia Ottens, datando la tiratura intorno al 1730.
“Frederick de Wit (1630-1706), incisore e commerciante di mappe, era nativo di Gouda ma ottenne la cittadinanza di Amsterdam a seguito del matrimonio, nel 1661, con Maria van der Waag. In questa città lavorava già dal 1648.
Quasi tutti i suoi atlanti sono privi di data per cui la loro collocazione temporale è alquanto difficoltosa. Basta confrontare le raccolte della British Library, della Library of Congress e della Nordenkiöld Collection per rendersi conto dei difficili, a volte impossibili, confronti tra l'una e l'altre copie. Lo stesso Koeman, nel suo impareggiabile reperto- rio, è costretto a ordinare i suoi atlanti secondo il numero di mappe in essi presente. Una possibilità di datare le sin- gole mappe, o i frontespizi, proviene dalla concessione del privilegio a stampare, ottenuta nel 1689. In questa carta della Sicilia manca l'indicazione relativa al privilegio, circostanza che la collocherebbe a una data anteriore al 1689. Un altro termine temporale, post quem, potrebbe essere for- nito da un atlante di de Wit con 50 carte, pubblicato nel 1666, nel quale compare solo la "Tabula Italiae, Corsicae, Sardiniae" (Maritime Museum, n. 190).
Koeman riporta una copia dell'Atlas di de Wit, con 26 carte, dove compare l'isola di Sicilia, e lo data al 1680 [?], che assumo, pertanto, come possibile periodo di edizione della carta.
Entro la cornice, in basso al centro, compare la seguente scritta: "Gedruckt tot Amsterdam by Frederick de Wit inde Kalverstraet by den Dam inde Witte Paskaert", mentre nel cartiglio in basso a destra compare la dedica a Joannes Uy- tenbogaert sormontata dal suo stemma nobiliare.
La carta della Sicilia compare in via sporadica in atlanti compositi della fine del XVII secolo, come ad esempio quello conservato nella British Library, datato tra il 1693 e il 1694.
Parecchie delle mappe pubblicate da de Wit subirono modifiche nel corso degli anni, dall'aggiunta del privilegio, al reticolato con lettere per la ricerca dei luoghi, ma non sembra essere stata questa la sorte di questo rame della Sicilia: forse, anche a causa dell'orientamento non convenzionale, l'immagine dell'isola fu modificata intorno al 1695.” (cfr. V. Valerio in Sicilia 1477-1861, p. 300).
Incisione in rame, bellissima coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
L. Dufour - A. La Gumina, "Imago Siciliae", p. 142; Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 300-302, n. 131.
Frederick de WIT (1630 - 1706)
Frederick de Wit (1630 circa - 1706) era un cartografo ed editore, originario di Gouda. Si trasferì ad Amsterdam nel 1648, studiando sotto la direzione della famiglia Blaeu e, nel 1654 iniziò la propria attività, aprendo una tipografia con insegna “I tre granchi”, che in seguito cambiò in “The White Chart”. Nel 1660 pubblicò la sua mappa del mondo, Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, realizzata sia come mappa murale che come riduzione in formato da atlante in-folio (cfr. Shirley, The Mapping of the World, n. 444). Due anni dopo iniziò a stampare atlanti che venivano assemblati essenzialmente su esigenza del committente, alcuni dei quali comprendevano oltre 150 mappe. Dopo aver sposato Maria van der Way, originaria di Amsterdam, de Wit ottenne i privilegi di cittadino e divenne membro della corporazione di città di San Luca, nel 1664. Nel 1675 pubblica il suo sontuoso atlante nautico, Orbis Maritimus ofte Zee Atlas, noto anche per la sua decorazione elaborata. Nel 1695, pubblica un libro di vedute della città dei Paesi Bassi, Perfekte aftekeningen der steden van del XVII Nederlandsche provincien. Dopo la morte di de Wit, la sua vedova, Maria, continuò l’attività fino al 1710. Il loro figlio, Franciscus, era un commerciante di pesce e non aveva interesse per il negozio di mappe. La tipografia fu, quindi, venduta in asta e la maggior parte delle lastre venne acquistata da Pieter Mortier. Le 27 tavole del suo atlante nautico del 1675 furono successivamente vendute, in un’asta nel 1710, al tipografo e libraio di Amsterdam Louis Renard che le pubblicò con il proprio nome e con alcune modifiche nel 1715.
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Frederick de WIT (1630 - 1706)
Frederick de Wit (1630 circa - 1706) era un cartografo ed editore, originario di Gouda. Si trasferì ad Amsterdam nel 1648, studiando sotto la direzione della famiglia Blaeu e, nel 1654 iniziò la propria attività, aprendo una tipografia con insegna “I tre granchi”, che in seguito cambiò in “The White Chart”. Nel 1660 pubblicò la sua mappa del mondo, Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, realizzata sia come mappa murale che come riduzione in formato da atlante in-folio (cfr. Shirley, The Mapping of the World, n. 444). Due anni dopo iniziò a stampare atlanti che venivano assemblati essenzialmente su esigenza del committente, alcuni dei quali comprendevano oltre 150 mappe. Dopo aver sposato Maria van der Way, originaria di Amsterdam, de Wit ottenne i privilegi di cittadino e divenne membro della corporazione di città di San Luca, nel 1664. Nel 1675 pubblica il suo sontuoso atlante nautico, Orbis Maritimus ofte Zee Atlas, noto anche per la sua decorazione elaborata. Nel 1695, pubblica un libro di vedute della città dei Paesi Bassi, Perfekte aftekeningen der steden van del XVII Nederlandsche provincien. Dopo la morte di de Wit, la sua vedova, Maria, continuò l’attività fino al 1710. Il loro figlio, Franciscus, era un commerciante di pesce e non aveva interesse per il negozio di mappe. La tipografia fu, quindi, venduta in asta e la maggior parte delle lastre venne acquistata da Pieter Mortier. Le 27 tavole del suo atlante nautico del 1675 furono successivamente vendute, in un’asta nel 1710, al tipografo e libraio di Amsterdam Louis Renard che le pubblicò con il proprio nome e con alcune modifiche nel 1715.
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