Sicilia ossia Reali Dominj al di là del Faro

Riferimento: S43376
Autore Benedetto MARZOLLA
Anno: 1857
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 665 x 510 mm
275,00 €

Riferimento: S43376
Autore Benedetto MARZOLLA
Anno: 1857
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Napoli
Misure: 665 x 510 mm
275,00 €

Descrizione

Carta tratta dal raro La Descrizione del Regno delle Due Sicilie, pubblicato per la prima volta nel 1854, rappresenta il necessario aggiornamento cartografico alla precedente opera dello stesso cartografo.
Tuttavia in questo atlante viene data più importanza all’orografia, alle divisioni amministrative e alla rete stradale e ferroviaria.

Le 24 carte che compongono l’opera, risultano pertanto come il più importante documento sulle regioni meridionali, appena prima dell’Unità d’Italia. Ben otto le carte raffiguranti la Sicilia, divisa nelle sette provincie.

Benedetto Marzolla fu disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni-Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici e editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia (cfr. V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008).

“La sua particolare scelta di unire testo e tavole è descritta con chiarezza alcuni anni dopo nella presentazione dell'atlante geografico: "abbiamo determinato di apporre sopra ciascuna tavola la descrizione fisica, sferica, politica, statistica delle varie regioni di cui la tavola presenta l'aspetto, sì che non sia d'uopo di svolgere altre carte e altri libri per gir rintracciando ciò che si brama di apprendere, il che produce un risparmio di fatica e di tempo, risparmio che riesce utile fuor di misura, tanto maggiormente da che sì breve è l'umana vita, e così lunga l'estensione del sapere" (Giornale delle Due Sicilie, 13 novembre 1840 cit. in Valerio 2008: 25)

Per la prima volta Napoli disponeva di un dettagliato atlante regionale, redatto in scala 1:400.000 circa, e corredato di notizie storiche, statistiche, economiche e amministrative. L'accoglimento da parte del pubblico fu lusinghiero e, nel 1837, Marzolla ne curò una seconda edizione, alla quale aggiunse la "Delegazione di Pontecorvo" (1837) e la "Delegazione di Benevento" (1833). Il Valle Minore di Palermo ebbe un'ulteriore edizione con la data modificata al 1832.  […]

La carta dell'intera isola fu l'ultima a essere stampata nel 1853, un anno prima del termine dell'atlante e della pubblicazione del frontespizio. Questa carta è l'unica ad avere marcate alla cornice le coordinate geografiche. Data la scala corografica, l'autore riesce a far confluire un gran numero di informazioni sulla rete viaria, sui rilievi di posta, sui confini amministrativi delle province e dei distretti arrivando anche a indicare la posizione dei "telegrafi". Questa carta ebbe una ulteriore tiratura nella quale la data è modificata in 1857.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 692).

Litografia, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.


Bibliografia:

Valerio, Benedetto Marzolla. Brindisino, Geografo e Cartografo dell’800 Europeo, n. 149; Tooley,s Dictionary, p. 216; Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 692-693, n. 368.

Benedetto MARZOLLA (Brindisi, 1801 - Napoli, 1858)

Disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici ed editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia. (cfr. Da V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008)

Benedetto MARZOLLA (Brindisi, 1801 - Napoli, 1858)

Disegnatore topografo e litografo; geografo e cartografo; membro della Commissione di statistica presso il Ministero dell'Interno. Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici ed editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un'unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia. (cfr. Da V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell'800 Europeo, Brindisi 2008)