

Riferimento: | S41722.126 |
Autore | Attilio ZUCCAGNI ORLANDINI |
Anno: | 1844 |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Firenze |
Misure: | 745 x 600 mm |
Riferimento: | S41722.126 |
Autore | Attilio ZUCCAGNI ORLANDINI |
Anno: | 1844 |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Firenze |
Misure: | 745 x 600 mm |
Carta geografica tratta dall’Atlante geografico degli Stati italiani delineato sopra le migliori e più moderne mappe per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell'Italia, di Attilio Zuccagni Orlandini stampato a Firenze, presso gli editori, 1844. In 2° massimo, 2 voll. Il primo volume contenente le carte dell’Italia Superiore in 52 fogli, il secondo volume quelle dell’Italia Inferiore in 77 fogli.
Attilio Zuccagni Orlandini (1784-1872) nacque a Fiesole con il nome di Giuseppe Orlandini. In seguito all’adozione da parte del facoltoso zio materno Attilio Zuccagni (1754-1807), botanico e georgofilo, assunse il nome di Attilio Zuccagni Orlandini.
La sua più importante opera è la relazione geografico-cartografica di tutti gli Stati preunitari italiani, la grandiosa Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue Isole (Firenze 1835-1845), in dodici volumi per diciannove tomi, con un volume introduttivo sull’intera penisola italiana. L’opera costituì la summa delle centinaia di opere geografiche generali, regionali e locali allora disponibili e presentava, per ogni Stato preunitario, la trattazione fisica, storica, topografica e un inquadramento statistico. Nel 1844-45, la Corografia fu arricchita con cinque volumi di cartografie, vedute e altre illustrazioni di luoghi e monumenti: Atlante geografico degli Stati italiani delineato sopra le migliori e più moderne mappe (due volumi con 144 tavole inclusa la grande carta della penisola in 15 fogli) e Atlante illustrativo ossia raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del medio evo e moderni e di alcune vedute pittoriche (tre volumi con 413 illustrazioni, stampate su 269 fogli). Le tavole furono incise, sempre a Firenze, in due apposite officine, da quattro valenti artisti lombardi (Vittorio Angeli, Giacinto Maina, Pietro Manzoni e Giuseppe Pozzi).
Soprattutto il primo dei due atlanti rappresenta, ancora oggi, una pietra miliare nella storia della cartografia e dell’iconografia geografica italiana. Fu veramente ‘un’ardua impresa’, dal momento che spesso mancavano ancora (come, ad esempio, per il Ducato di Lucca e lo Stato Pontificio) prodotti cartografici compiutamente geometrici. I due prodotti furono presentati ai Georgofili nel 1843 e nel 1844, insieme alla mappa della Repubblica di San Marino. L’opera si rivelò oltremodo costosa e non ottenne il successo commerciale sperato, ma servì da base per tante altre iniziative editoriali successive che vi attinsero, talora senza neppure rispettarne i diritti d’autore.
“La carta fa parte del primo e più importante atlante generale dell'Italia pubblicato nel corso dell'800. L'atlante, in due volumi, fa parte di una più complessa opera sull'Italia, composta di 17 volumi monografici dedicati ai singoli stati e alle principali aree geografiche che la componevano e di tre volumi di vedute. Si tratta di un vero e proprio monumento geografico, iconografico e stati- stico alla nazione prima della sua Unità, certamente intriso di spirito risorgimentale.
In un piccolo riquadro (93x94) è rappresentato il gruppo maltese. Nell'angolo in basso a sinistra trovano posto i "Segni convenzionali" e un "Prospetto" con la divisione amministrativa ed ecclesiastica dell'isola. La carta è chiaramente ripresa da quella dell'Officio Topografico di Napoli del 1826. Questa carta verrà rimessa in circolazione, insieme a gran parte delle carte dell'Atlante geografico degli stati italiani, da Francesco Vallardi all'indomani dell'Unità. Le uniche modifiche che si riscontrano rispetto ai rami originari sono le aggiunte dei dati editoriali di Vallardi. In questa carta, sotto il titolo, è impressa la scritta "Milano Dott. Francesco Vallardi, tipografo-editore".” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 674).
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, lievi ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia:
Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 671-675, n. 356; Anna Guarducci - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 100 (2020).
Attilio ZUCCAGNI ORLANDINI (Fiesole 1784 - Firenze 1872)
Registrato all'anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni - Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede. Laureatosi in medicina presso l'Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all'estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi all'istruzione.
Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulle sue opere, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d'Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856.
Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.
Attilio Zuccagni Orlandini è autore del grande Atlante geografico fisico e storico della Toscana, composto di 20 grandi tavole con ampio testo esplicativo e pubblicato tra il 1828 e il 1832, estese all’intera Italia un’illustrazione grafica e descrittiva assai nota ultimata nel 1845, formata da 19 tomi e un grande atlante in 5 volumi in folio denominata
"Corografia Fisica, Storica e Statistica dell'Italia e delle sue Isole" e corredata da "Atlante illustrativo ossia Raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell’Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini". L'opera è edita a Firenze dalla Società Editrice 1842-45. Incisori delle opere sono Giacinto Maina, Valerio Stanghi, Antonio Verico ed altri.
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Attilio ZUCCAGNI ORLANDINI (Fiesole 1784 - Firenze 1872)
Registrato all'anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni - Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede. Laureatosi in medicina presso l'Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all'estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi all'istruzione.
Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulle sue opere, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d'Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856.
Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.
Attilio Zuccagni Orlandini è autore del grande Atlante geografico fisico e storico della Toscana, composto di 20 grandi tavole con ampio testo esplicativo e pubblicato tra il 1828 e il 1832, estese all’intera Italia un’illustrazione grafica e descrittiva assai nota ultimata nel 1845, formata da 19 tomi e un grande atlante in 5 volumi in folio denominata
"Corografia Fisica, Storica e Statistica dell'Italia e delle sue Isole" e corredata da "Atlante illustrativo ossia Raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell’Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini". L'opera è edita a Firenze dalla Società Editrice 1842-45. Incisori delle opere sono Giacinto Maina, Valerio Stanghi, Antonio Verico ed altri.
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