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| Riferimento: | A50012 |
| Autore | Johannes BLAEU |
| Anno: | 1662 ca. |
| Zona: | Sardegna |
| Luogo di Stampa: | Amsterdam |
| Misure: | 500 x 385 mm |
| Riferimento: | A50012 |
| Autore | Johannes BLAEU |
| Anno: | 1662 ca. |
| Zona: | Sardegna |
| Luogo di Stampa: | Amsterdam |
| Misure: | 500 x 385 mm |
Magnifica carta della Sardegna, basata sul modello di Giovanni Antonio Magini, stampata ad Amsterdam da Johannes Blaeu e pubblicata nel suo Atlas Maior, sive cosmografphiae Blaviana, qua solum, salum, coelum, accuratissimae describuntur, Amstelaedami, labore e sumpitubus Joannis Blaeu MDCLXII, composto da undici volumi.
Questa splendida carta della Sardegna viene, dunque, realizzata da Johannes per la sua Cosmografia Blaviana, inserita precisamente nell'ottavo volume dal titolo "Geographiae Blavianae volumen octavum quo Italia quae est Europae liber decimus sextus continetur". L’opera, a seguito della sua grande fortuna fu pubblicata in varie lingue per oltre un decennio e che arrivò a contenere 593 carte geografiche e 3000 pagine di testo.
La Cosmografia Blaviana naque sicuramente dalla elaborazione ed ampliamento del "Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus", un'opera del padre di Johannes il famoso cartografo Willem J. Blaeu.
In questa carta figurano tre mari, tra i quali il "Mare Tirreno ovvero Inferiore" il "Mare di Sardegna" e il "Mare Africo" ognuno dei quali con la loro rosa dei venti a 32 direzioni. All'angolo inferiore sinistro, accanto a un muflone, una figura allegorica che rappresenta sicuramente la Sardegna tiene un fascio di spighe, un ramoscello d'ulivo e sorregge lo stemma dei quattro mori che poggia su un grande piede, i greci chiamavano la Sardegna "Sandaliotis" per la sua forma rassomigliante ad un piede, riprendendo la già nota iconografia di Cesare Ripa; la scala delle miglia, in basso a destra, e sorretta da una sorta di mostro marino. Benché la carta derivi sicuramente da quella di Giovanni Antonio Magini, in questa si notano, oltre a qualche miglioramento nella toponomastica, alcune importanti correzioni, tra cui l'esatto orientamento a Sud del golfo di Cagliari e la corretta ubicazione delle isole di San Pietro e Sant'Antioco nella costa Sud Occidentale.
Acquaforte, magnifica coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Van der Krogt 2 - 7530:2B; Piloni - Tav. XLIII.
Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)
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Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.
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Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)
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Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.
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