Città di Vercelli

Riferimento: S2175
Autore Johannes BLAEU
Anno: 1668 ca.
Zona: Vercelli
Luogo di Stampa: The Hague
Misure: 590 x 510 mm
450,00 €

Riferimento: S2175
Autore Johannes BLAEU
Anno: 1668 ca.
Zona: Vercelli
Luogo di Stampa: The Hague
Misure: 590 x 510 mm
450,00 €

Descrizione

Pianta prospettica della città tratta dall'edizione del 1725 de "Il Theatrum Statuum Sabaudiae", raccolta in immagini delle dimore, chiese, luoghi, facenti parte del dominio dei Savoia alla fine del XVII secolo.

Impresa editoriale senza precedenti e iniziativa promozionale ante-litteram, il Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, Pedemontii Principis, Cypri Regis fu il risultato dell'ambizioso progetto intrapreso dal duca Carlo Emanuele II di Savoia negli anni sessanta del Seicento, perseguito sino al compimento negli anni ottanta dalla duchessa reggente Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

L'opera fu stampata per la prima volta nel 1668 ad Amsterdam, presso la tipografia Blaeu e successivamnete ristampata dalla tipografia Mortier fino al 1725. La pubblicazione è nata sicuramente come manifesto politico del duca di Savoia, per far conoscere alla comunità a alle corti europee il livello raggiunto dai suoi possedimenti.

Costituito da due grandi volumi, il Theatrum contiene 145 tavole, con commenti in lingua latina, relative alle città ed alle terre del Ducato, che all'epoca comprendeva Piemonte, Valle d'Aosta, Savoia, Liguria e Nizza marittima. Il primo volume contiene carte geografiche, ritratti, dediche, e vedute della capitale, con piazze, edifici civili e religiosi, ville e castelli, e strutture di difesa dello Stato. Seguivano le immagini delle certose e delle abbazie.

Il secondo volume presentava le vedute delle principali città del ducato, le terre della Savoia, del Vercellese e delle altre zone che lo componevano.

Incisione in rame, in perfette condizioni.

Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)

Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.

Johannes BLAEU (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)

Figlio di Willem Blaeu, come il padre Joan fu cartografo, tipografo, stampatore e libraio. Nato ad Alkmaar probabilmente nel 1596. Dopo avere concluso gli studi a Leida, viaggia molto, soprattutto in Italia. A partire dal 1631 collabora con il padre Willem Janszoon Blaeu (1571–1638) e, insieme, nel 1635 pubblicano per la prima volta l’"Atlas Novus", che negli anni successivi viene a più riprese ampliato e ristampato a cura di Joan Blaeu. In seguito alla morte di Willem Blaeu, avvenuta nel 1638, Joan rileva l’attività paterna ad Amsterdam insieme al fratello Cornelius ma successivamente continua a gestirla da solo. Nel 1649 viene pubblicato "Tooneel der Steeden" ("Teatro delle città"), una collezione di mappe e vedute dall’alto delle città olandesi. Joan amplia inoltre i rapporti con l’estero, diventa il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel 1659 apre una filiale a Vienna. Un altro suo notevole progetto, che era stato preceduto da cinque volumi dell’"Atlas Novus", è l’"Atlas Maior – Cosmographia Blaviana", pubblicato nel 1662 nella forma definitiva, comprendente undici volumi, per un totale di 3000 pagine e 600 tavole. Nel 1667, il noto calcografo olandese apre una seconda tipografia nella via Gravenstraat, che tuttavia viene distrutta durante l’incendio del 1672. L’anno successivo Joan Blaeu muore ad Amsterdam.