Ancona

Riferimento: S30814
Autore Claudio DUCHET (Duchetti)
Anno: 1585 ca.
Zona: Ancona
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 550 x 330 mm
1.800,00 €

Riferimento: S30814
Autore Claudio DUCHET (Duchetti)
Anno: 1585 ca.
Zona: Ancona
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 550 x 330 mm
1.800,00 €

Descrizione

Nel cartiglio a forma di nastro posto nel mare, è inciso il titolo: ANCONA. Lungo il margine inferiore, distribuita su undici colonne, troviamo una legenda alfanumerica (A-Z, AA-RR e 1-45) con rimandi a luoghi e monumenti notabili. Segue l’imprint Romae Claudij Ducheti formis 1585 e la firma Ambrosius Bram. fe. Orientazione fornita da una rosa dei venti nel mare, il nord è a sinistra. 

Pianta prospettica della città di Ancona incisa da Ambrogio Brambilla per l’editore Claudio Duchetti. Si tratta di una replica, di formato ridotto, dell’opera di Giacomo Fontana. Le sole modifiche riguardano l’assenza del cartiglio con la dedica, in alto a destra, rimpiazzato da due golette, e l’aggiunta di tre voci nella legenda. Nipote di Antonio Lafrery, Claude Duchet o Duchetti ne eredita il patrimonio cartografico in lastre e prosegue l’attività di editore dello zio, morto nel 1577, incrementando la serie di piante e carte a stampa. Duchetti incaricò il suo principale collaboratore, l’incisore milanese Ambrogio Brambilla, di realizzare una copia della carta del Fontana, della quale perse il possesso nella divisione ereditaria tra lui e il cugino Stefano. L’opera viene stampata per la prima volta proprio nell’anno della scomparsa di Claudio Duchetti (1585) e la lastra fu ereditata da Giacomo Gherardi.

Possiamo identificarla con l’Ancona, n. 431 dell’inventario della vedova di Gherardi, Quintilia Lucidi del 17-19 ottobre 1598. La matrice, nel 1602, venne acquisita da Giovanni Orlandi che la ristampò inalterata con la sola aggiunta del proprio imprint.

Acquaforte e bulino, 1585, firmata in lastra dall’editore. Esemplare del secondo stato di due recante l’indirizzo di Giovanni Orlandi, e la data Roma 1602.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.

Bellissimo esemplare di questa rara pianta.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2120, tav. 1075, II/II; Bonasera (1979): p. 87, n. 17; Cartografia Rara (1986): n. 7; Christie’s (1998): n. 1078; Christie’s (2012): n. 54; Destombes (1970): n. 67; Ganado (1994): II, n. 94 & III, n. 119 & VI, n. 65 & p. 213, n. 57; Shirley (2004): III, n. 3; Sotheby’s (2000): n. 238; Marinelli (1902): p. 160; Pagani (2012): p. 82; cfr. Rubach (2016): p. 264; Tooley (1939): nn. 107, 109; Tooley (1983): n. 109a.

Claudio DUCHET (Duchetti) (Attivo a Roma nella seconda metà del XVI sec.))

Claude Duchet (o Claudio Duchetti), editore, tipografo, incisore nacque ad Argelet, la madre era la sorella del famoso editore Antoine Lafrèry. Editore, stampatore e mercante di incisioni a Roma dal 1577, lavorò in società con il nipote Etienne. La loro importanza nel panorama dell'incisione italiana della fine del XVI secolo è legata alla sorte toccata alla grande bottega di Lafréry in via di Parione (oggi via del Governo Vecchio) a Roma, dopo la morte di quest'ultimo nel 1577. Non essendovi testamento né eredi diretti, l'ingente eredità passò ai Duchet quali parenti più prossimi. Il Duchetti morì a Roma il 9 dicembre del 1585, e i rami della bottega passarono prima a quella di Giovanni Orlandi, in piazza Pasquino, poi a H. Van Schoel, per confluire infine nella raccolta delle due case di stampa dei De' Rossi all'inizio del XVII secolo. Duchet ha il merito di aver inserito nel mercato nuove carte geografiche e piante di città alcune incise anche da lui. Le carte del Duchet solitamente erano firmate in lastra con la scritta ”Claudii Ducheti formis”, in altre con orgoglio le firmava “quondam Antonii Lafreiri nepos”.

Claudio DUCHET (Duchetti) (Attivo a Roma nella seconda metà del XVI sec.))

Claude Duchet (o Claudio Duchetti), editore, tipografo, incisore nacque ad Argelet, la madre era la sorella del famoso editore Antoine Lafrèry. Editore, stampatore e mercante di incisioni a Roma dal 1577, lavorò in società con il nipote Etienne. La loro importanza nel panorama dell'incisione italiana della fine del XVI secolo è legata alla sorte toccata alla grande bottega di Lafréry in via di Parione (oggi via del Governo Vecchio) a Roma, dopo la morte di quest'ultimo nel 1577. Non essendovi testamento né eredi diretti, l'ingente eredità passò ai Duchet quali parenti più prossimi. Il Duchetti morì a Roma il 9 dicembre del 1585, e i rami della bottega passarono prima a quella di Giovanni Orlandi, in piazza Pasquino, poi a H. Van Schoel, per confluire infine nella raccolta delle due case di stampa dei De' Rossi all'inizio del XVII secolo. Duchet ha il merito di aver inserito nel mercato nuove carte geografiche e piante di città alcune incise anche da lui. Le carte del Duchet solitamente erano firmate in lastra con la scritta ”Claudii Ducheti formis”, in altre con orgoglio le firmava “quondam Antonii Lafreiri nepos”.