Veduta della Gran Piazza e Basilica di S. Pietro in Vaticano ...

Riferimento: S40677
Autore Luigi ROSSINI
Anno: 1833
Zona: San Pietro
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 820 x 550 mm
Non Disponibile

Riferimento: S40677
Autore Luigi ROSSINI
Anno: 1833
Zona: San Pietro
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 820 x 550 mm
Non Disponibile

Descrizione

Titolo completo: Veduta della Gran Piazza e Basilica di S. Pietro in Vaticano Presa il giovedì santo li 19. Aprile 1832 pochi minuti prima della benedizione di Papa Gregorio XVI

Acquaforte, 1833. Firmata e datata in basso a sinistra L.Rossini Ar. dis. et inc. dal vero sulla loggia diplomatica incontro a detta facciata Roma 1833. In basso a destra Nicola Bianchi impresse e, più in basso, Si vendono presso l’Autore via Felice n. 132 presso Piazza Barberini con altre opere antiche.

Magnifico esemplare, ricco di toni e ben contrastato, marginoso, sporadiche fioriture, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

La prospettiva di questa veduta è analoga a quella di Agostino Penna, di poco anteriore, in cui la piazza è ripresa dalla non più esistente piazza Rusticucci.

Come ha osservato Pier Paolo Racioppi (cfr. Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna incisore e archeologo romano, p. 298 in “Studi sul Settecento Romano - Quaderni diretti da Elisa Debenedetti, 2015)

“In questa sorta di sfida è interessante rilevare nella tavola rossiniana questa iscrizione: “presa il Giovedì Santo lì 19 aprile 1832, pochi minuti prima della Benedizione di Papa Gregorio XVI”. Rossini riporta il momento preciso in cui quella sorta di istantanea era stata “scattata” cercando pertanto di restituire l’atmosfera dell’evento, quell’hinc et nunc che induce lo spettatore a immaginarsi egli stesso in piazza San Pietro in attesa di ricevere la benedizione papale del Giovedì Santo. E a sottolineare l’autenticità di quella veduta Rossini non si limita a inserire la formula “disegnò dal vero” ma la sostituisce con “dal vero sulla loggia diplomatica incontro a detta facciata”: gli acquirenti delle stampe di Penna o di Rossini – ed in particolare quelli che difficilmente avrebbero avuto la possibilità di visitare l’Urbe – possono così riporre piena fiducia in questi fedeli reporter ed ammirare i monumenti della Città eterna, e persino gli eventi sacri, per procura.”

La tavola, che si vendeva singolarmente, fu successivamente inserita nella serie dei Sette Colli

Bibliografia

Hoffmann P.- Cavazzi L.- Tittoni M.E., Luigi Rossini Incisore: Vedute Di Roma 1871/1850, n. 104, p. 126

Luigi ROSSINI (Ravenna 1790 - Roma 1875)

Dopo la formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove frequenta i corsi dell’incisore Francesco Rosaspina e del pittore di decorazioni Antonio Basoli, nel 1813 vince il premio del Regno Italico per l'Architettura, consistente in una pensione di tre anni a Roma presso Palazzo Venezia, determinante per la sua carriera artistica. Qui si accorse che i suoi tentativi di proporsi come architetto fallivano, scoprendo invece le incisioni di Giovan Battista Piranesi e, attraverso l'opera del grande incisore veneto, s'inserisce nella tradizione artistica della veduta incisa. Nel 1817 Rossini pubblica il Frontespizio delle antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall'architetto Luigi Rossini, che più tardi ristamperà con l'aggiunta di nuove incisioni. In quegli anni inizia anche la collaborazione con Bartolomeo Pinelli, che popolerà le vedute del Rossini con i suoi caratteristici personaggi. Il proficuo rapporto tra i due artisti continuerà sino alla morte del Pinelli avvenuta nel 1835. Tra il 1819 e il 1823 incide, in 101 tavole, Le Antichità Romane ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica, disegnate ed incise dall'architetto Luigi Rossini. Tra il 1824 e il 1826 Rossini incide all’acquaforte Le Antichità dei contorni di Roma e, due anni dopo, pubblica I monumenti più interessanti di Roma dal decimo secolo fìno al secolo decimottavo. Nel 1829 torna al tema a lui caro delle antichità dando alla luce Le porte e le mura del recinto di Roma in 35 tavole. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia Accademia Romana di Belle Arti di San Luca, di cui poi diverrà accademico di merito nel 1843. A modo di moderna guida turistica per i viaggiatori che transitavano per la via Appia, nel 1839 stampa il Viaggio pittoresco da Roma a Napoli in 80 vedute. Morì a Roma, il 22 aprile del 1875, dopo una malattia che lo aveva costretto a letto paralizzato per cinque anni.

Bibliografia

Hoffmann P.- Cavazzi L.- Tittoni M.E., Luigi Rossini Incisore: Vedute Di Roma 1871/1850, n. 104, p. 126

Luigi ROSSINI (Ravenna 1790 - Roma 1875)

Dopo la formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove frequenta i corsi dell’incisore Francesco Rosaspina e del pittore di decorazioni Antonio Basoli, nel 1813 vince il premio del Regno Italico per l'Architettura, consistente in una pensione di tre anni a Roma presso Palazzo Venezia, determinante per la sua carriera artistica. Qui si accorse che i suoi tentativi di proporsi come architetto fallivano, scoprendo invece le incisioni di Giovan Battista Piranesi e, attraverso l'opera del grande incisore veneto, s'inserisce nella tradizione artistica della veduta incisa. Nel 1817 Rossini pubblica il Frontespizio delle antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall'architetto Luigi Rossini, che più tardi ristamperà con l'aggiunta di nuove incisioni. In quegli anni inizia anche la collaborazione con Bartolomeo Pinelli, che popolerà le vedute del Rossini con i suoi caratteristici personaggi. Il proficuo rapporto tra i due artisti continuerà sino alla morte del Pinelli avvenuta nel 1835. Tra il 1819 e il 1823 incide, in 101 tavole, Le Antichità Romane ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica, disegnate ed incise dall'architetto Luigi Rossini. Tra il 1824 e il 1826 Rossini incide all’acquaforte Le Antichità dei contorni di Roma e, due anni dopo, pubblica I monumenti più interessanti di Roma dal decimo secolo fìno al secolo decimottavo. Nel 1829 torna al tema a lui caro delle antichità dando alla luce Le porte e le mura del recinto di Roma in 35 tavole. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia Accademia Romana di Belle Arti di San Luca, di cui poi diverrà accademico di merito nel 1843. A modo di moderna guida turistica per i viaggiatori che transitavano per la via Appia, nel 1839 stampa il Viaggio pittoresco da Roma a Napoli in 80 vedute. Morì a Roma, il 22 aprile del 1875, dopo una malattia che lo aveva costretto a letto paralizzato per cinque anni.