

Riferimento: | S49654.2 |
Autore | William Henry SMYTH |
Anno: | 1822 |
Zona: | Mar Tirreno |
Luogo di Stampa: | Londra |
Misure: | 645 x 480 mm |
Riferimento: | S49654.2 |
Autore | William Henry SMYTH |
Anno: | 1822 |
Zona: | Mar Tirreno |
Luogo di Stampa: | Londra |
Misure: | 645 x 480 mm |
Carta nautica della costa occidentale dell’Italia, nel tratto esteso da Ventimiglia a Piombino e comprendente le coste liguri e quelle toscane. Disegnata da William Henry Smyth, viene pubblicata dall’ Hydrographical Office, l’istituto cartografico militare della Marina Britannica.
Le carte disegnate da Smyth per l’Hydrographical Office rappresentano le prime e attendibili carte nautiche “moderne”, che fissano in maniera esatta le coordinate di tutti i principali promontori, porti e luoghi costieri.
William Henry Smyth (Westminster 1788- St. John Lodge 1865), chiamato "The Mediterranean" per i suoi lunghi e importanti lavori idrografici in quel mare, è stato uno dei principali scienziati attivi nell'Hydrographical Office inglese. Dotato di particolare sensibilità e di cultura sia scientifica che umanistica fu anche autore di pubblicazione di carattere scientifico sui luoghi da lui visitati. Nel 1854 pubblicò quello che divenne il suo più famoso lavoro The Mediterranean: a Memoir Physical Hi-storical and Nautical. La figura dell'inglese William Henry Smyth è abbastanza complessa e la sua attività di cartografo una delle diverse cui il nostro si è dedicato. Smyth ebbe una competenza specifica e notevole soprattutto riguardo l'idrografia marina, il rilevamento e la resa cartografica e l'archeologia, quest'ultima intesa però quasi come hobby, pur se fondata su solide conoscenze storico-classiche. Inoltre, quale ufficiale di carriera nella più importante marina militare del mondo (raggiunse il grado di contrammiraglio), egli aveva un'indubbia competenza nel campo marinaro. Smyth fu ben presto noto ai contemporanei e apprezzato come uno dei migliori cartografi del suo tempo; lo attestano non tanto i riconoscimenti ufficiali ricevuti in patria o le cariche direttive in famose società culturali, ma la collaborazione in attività di rilevamento cartografico ufficiale concertate da governi di più paesi, soprattutto gli alleati anti-napoleonici.
Acquaforte, stampata su carta coeva, minimi restauri nel margine superiore, per il resto n ottimo stato di conservazione. Carta molto rara.
Bibliografia
E. Manzi, William Henry Smyth, L'atlante coro-idrografico siciliano e i rapporti con la cartografia ufficiale delle Due Sicilie, in “Bollettino Della Societa' Geografica Italiana Roma” - SeT. X, VOI. XI, 1982, pp. 721-758.
William Henry SMYTH (Westminster 1788- St. John Lodge 1865)
William Henry Smyth, chiamato "The Mediterranean" per i suoi lunghi e importanti lavori idrografici in quel mare, è stato uno dei principali scienziati attivi nell'Hydrographical Office inglese. Dotato di particolare sensibilità e di cultura sia scientifica che umanistica fu anche autore di pubblicazione di carattere scientifico sui luoghi da lui visitati. Nel 1854 pubblicò quello che divenne il suo più famoso lavoro The Mediterranean: a Memoir Physical Hi-storical and Nautical. La figura dell'inglese William Henry Smyth è abbastanza complessa e la sua attività di cartografo una delle diverse cui il nostro si è dedicato. Smyth ebbe una competenza specifica e notevole soprattutto riguardo l'idrografia marina, il rilevamento e la resa cartografica e l'archeologia, quest'ultima intesa però quasi come hobby, pur se fondata su solide conoscenze storico-classiche. Inoltre, quale ufficiale di carriera nella più importante marina militare del mondo (raggiunse il grado di contrammiraglio), egli aveva un'indubbia competenza nel campo marinaro. Smyth fu ben presto noto ai contemporanei e apprezzato come uno dei migliori cartografi del suo tempo; lo attestano non tanto i riconoscimenti ufficiali ricevuti in patria o le cariche direttive in famose società culturali, ma la collaborazione in attività di rilevamento cartografico ufficiale concertate da governi di più paesi, soprattutto gli alleati anti-napoleonici.
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William Henry SMYTH (Westminster 1788- St. John Lodge 1865)
William Henry Smyth, chiamato "The Mediterranean" per i suoi lunghi e importanti lavori idrografici in quel mare, è stato uno dei principali scienziati attivi nell'Hydrographical Office inglese. Dotato di particolare sensibilità e di cultura sia scientifica che umanistica fu anche autore di pubblicazione di carattere scientifico sui luoghi da lui visitati. Nel 1854 pubblicò quello che divenne il suo più famoso lavoro The Mediterranean: a Memoir Physical Hi-storical and Nautical. La figura dell'inglese William Henry Smyth è abbastanza complessa e la sua attività di cartografo una delle diverse cui il nostro si è dedicato. Smyth ebbe una competenza specifica e notevole soprattutto riguardo l'idrografia marina, il rilevamento e la resa cartografica e l'archeologia, quest'ultima intesa però quasi come hobby, pur se fondata su solide conoscenze storico-classiche. Inoltre, quale ufficiale di carriera nella più importante marina militare del mondo (raggiunse il grado di contrammiraglio), egli aveva un'indubbia competenza nel campo marinaro. Smyth fu ben presto noto ai contemporanei e apprezzato come uno dei migliori cartografi del suo tempo; lo attestano non tanto i riconoscimenti ufficiali ricevuti in patria o le cariche direttive in famose società culturali, ma la collaborazione in attività di rilevamento cartografico ufficiale concertate da governi di più paesi, soprattutto gli alleati anti-napoleonici.
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