Stato della Chiesa Gran Ducato di Toscan & C

Riferimento: CO-705
Autore Giambattista ALBRIZZI
Anno: 1748
Zona: Stato della Chiesa
Misure: 250 x 180 mm
Non Disponibile

Riferimento: CO-705
Autore Giambattista ALBRIZZI
Anno: 1748
Zona: Stato della Chiesa
Misure: 250 x 180 mm
Non Disponibile

Descrizione

Carta geografica dello Stato della Chiesa con la Toscana tratta dall’edizione italiana dello scritto dell’abate Pierre le Lorrain de Vallemont (1649-1721) pubblicato a Venezia, con il titolo Gli elementi della storia d'Italia per servir di continuazione agli Elementi della storia del signor abate di Vallemont, arricchiti di carte geografiche, da Giambattista Albrizzi, nel 1748.

“Il cartiglio è semplice, con risvolti a cornice che nella parte alta lasciano il posto alla figura del Pontefice da due putti alati sorreggenti la tiara. Negli angoli in alto, a sinistra è lo stemma papale, a destra quello dei Medici; sottostante sono cinque scudi per ogni lato, ma senza figurazione. Carta di modeste dimensioni, non manca tuttavia di segnalare numerosi centri abitati, inclusi quelli di non grandi dimensioni ma importanti nei riguardi della viabilità. Evidente l’errore nell’indicare l’asta Nera-Velino con l’idronimo F, Teverone, ossia l’Aniene” (cfr. "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 174)

Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Non comune.

 

Bibliografia

F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 174, 73.

Giambattista ALBRIZZI (Venezia 1698 - 1777)

Figlio di Girolamo e fratello di Almorò, fu anch'egli stampatore ed editore in Venezia, dove nacque il 29 dic. 1698 e svolse attività particolarmente nel ventennio 1730-50. Tra i più caratteristici progenitori del giornalismo moderno, pubblicò dapprima, dal 1729 al 1738, il settimanale Novelle della Repubblica delle Lettere,che dal 1733 assunse iltitolo di Novelle della Repubblica Letteraria (poi proseguito sino al 1762 dal tipografo-editore D. Occhi): una specie di bollettino bibliografico, con brevi articoli recensivi, di cui fu redattore per breve tempo il p. A. Calogerà. Alla fine del 1740 ottenne dai Riformatori dello Studio di Padova il privilegio di stampare i un giornale contenente notizie politiche e militari, estratto dalle Gazzette di Francfort, Leyde, Mantova ed altre: fu Il Nuovo Postiglione (dal 1741), riguardante, soprattutto, cronaca politica e fatti militari, poi condotto innanzi da altri sino al 1816. L'A. fu anche l'estensore dell'anonima guida di Venezia Il Forestiero illuminato ... (Venezia 1740, con settantadue tavole, di cui alcune incise da F. Zucchi), a cui arrise la fortuna di un grande smercio e di replicate edizioni per tutto il secolo. Ma l'A. seppe, soprattutto, dare grandissimo impulso al-l'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome ad una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: il Piazzetta, gli Zanetti, il Pitteri, il Bartolozzi. Vanno ricordate le Opere del Bossuet (1736-57), illustrate dal Piazzetta e da G. B. Tiepolo, e la Gerusalemme Liberata (1745), con disegni del Piazzetta, di cui l'Albrizzi pubblicò ancora, nel 1760, gli Studi di Pittura incisi su quarantotto tavole. Notevoli, poi, i due volumi degli Zanetti (con disegni anche del Piazzetta) Delle antiche statue greche e romane possedute dalla Repubblica (1740-43), l'opera del Salmon su Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo (1736-48), con numerose tavole, e le Gemme antiche di A.M. Zanetti (1750). L'Albrizzi morì il 20 marzo 1777.

Bibliografia

F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 174, 73.

Giambattista ALBRIZZI (Venezia 1698 - 1777)

Figlio di Girolamo e fratello di Almorò, fu anch'egli stampatore ed editore in Venezia, dove nacque il 29 dic. 1698 e svolse attività particolarmente nel ventennio 1730-50. Tra i più caratteristici progenitori del giornalismo moderno, pubblicò dapprima, dal 1729 al 1738, il settimanale Novelle della Repubblica delle Lettere,che dal 1733 assunse iltitolo di Novelle della Repubblica Letteraria (poi proseguito sino al 1762 dal tipografo-editore D. Occhi): una specie di bollettino bibliografico, con brevi articoli recensivi, di cui fu redattore per breve tempo il p. A. Calogerà. Alla fine del 1740 ottenne dai Riformatori dello Studio di Padova il privilegio di stampare i un giornale contenente notizie politiche e militari, estratto dalle Gazzette di Francfort, Leyde, Mantova ed altre: fu Il Nuovo Postiglione (dal 1741), riguardante, soprattutto, cronaca politica e fatti militari, poi condotto innanzi da altri sino al 1816. L'A. fu anche l'estensore dell'anonima guida di Venezia Il Forestiero illuminato ... (Venezia 1740, con settantadue tavole, di cui alcune incise da F. Zucchi), a cui arrise la fortuna di un grande smercio e di replicate edizioni per tutto il secolo. Ma l'A. seppe, soprattutto, dare grandissimo impulso al-l'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome ad una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: il Piazzetta, gli Zanetti, il Pitteri, il Bartolozzi. Vanno ricordate le Opere del Bossuet (1736-57), illustrate dal Piazzetta e da G. B. Tiepolo, e la Gerusalemme Liberata (1745), con disegni del Piazzetta, di cui l'Albrizzi pubblicò ancora, nel 1760, gli Studi di Pittura incisi su quarantotto tavole. Notevoli, poi, i due volumi degli Zanetti (con disegni anche del Piazzetta) Delle antiche statue greche e romane possedute dalla Repubblica (1740-43), l'opera del Salmon su Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo (1736-48), con numerose tavole, e le Gemme antiche di A.M. Zanetti (1750). L'Albrizzi morì il 20 marzo 1777.