

Riferimento: | s29396 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1704 |
Zona: | Firenze |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 610 x 510 mm |
Riferimento: | s29396 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1704 |
Zona: | Firenze |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 610 x 510 mm |
Il titolo LA VILLE DE FLORENCE si trova in alto al centro verso destra sotto la cornice dell'incisione; in alto a destra l'indirizzo dell'editore A. Amsterdam Chez P. Mortier Avec Privilege; sotto il margine inferiore, disposti su diciannove colonne duecentoventotto riferimenti toponomastici numerici relativi alla città e diciassette alfabetici relativi alla fortezza.
La pianta mostra la città di Firenze riprendendo il modello ideato dal monaco olivetano Stefano Bonsignori nel 1584 filtrato attraverso l'abile interpretazione riveduta ed aggiornata del boemo Wenceslaus Hollar, artista poliedrico dalle eccezionali capacità, stampata verso il 1660 col titolo “Florentia Pulcherrima Etruriæ civitas”, pubblicata da Johannes Janssonius nel 1657. Il punto di osservazione è altissimo in corrispondenza del monte Oliveto, in maniera da poter idealmente camminare tra le vie di Firenze negli ultimi anni della dinastia dei Medici. La città è tutta racchiusa entro le mura con poche ville o monasteri che sorgono nelle campagne; la Fortezza da Basso si impone sulla sinistra, mentre nel cuore cittadino svettano il Duomo ed il Battistero, ma con enfasi di poco inferiore si riconoscono facilmente Santa Croce, piuttosto che Palazzo Vecchio o palazzo Pitti. L'angolo di destra è occupato da due putti che reggono il pesante scudo dei Medici e nel lato inferiore trovano spazio 228 rimandi della legenda e le 17 voci relative alla sola pentagonale Fortezza da Basso.
Esemplare tratto dal primo volume del "Nouveau Theatre de l'Italie" di Pierre Mortier, pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 e nel 1724, quale integrazione al progetto di Johannes Baleu, iniziato nel 1663, del grande "libro delle città", manchevole delle piante di gran parte della parte settentrionale della penisola. Le immagini di Firenze e Pisa erano, probabilmente, già state incise da Joan Blaeu per il progettato Teatro del Granducato di Toscana prima dell'incendio della stamperia e, alla liquidazione di questa, furono acquistate da Mortier che le pubblicò nel suo Teatro.
Il Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata “Nouveau Theatre de l’Italie”. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5.
Acquaforte, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Boffito, Mori, 1973, pp.71- 72; Cremonini pp. 83-90.
Pierre Mortier (1661 - 1711) o Pieter Mortier è stato un cartografo, incisore e venditore di stampe attivo ad Amsterdam tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Mortier, allora noto come Pieter, nacque a Leida. Si trasferì a Parigi dal 1681 al 1685, adottando il nome francese Pierre, che mantenne per tutta la sua carriera. Durante la sua permanenza in Francia, sviluppò profondi legami francesi portando la sofisticata tecnologia di stampa e l'esperienza olandese ai nascenti editori di mappe francesi come Guillaume De L'Isle (1675 - 1726), Alexis-Hubert Jaillot (1632 circa - 1712) e Nicholas de Fer (1646 - 1720). Di conseguenza, gran parte dell'attività di Mortier si basava sulla pubblicazione di edizioni abbellite di alta qualità di mappe francesi contemporanee, generalmente con il permesso degli autori originali. Nel contesto generale della cartografia mondiale, questo era un vantaggio significativo, poiché la maggior parte delle case editrici di carte olandesi era ormai caduta nel miasma della ristampa delle proprie opere obsolete. Al contrario, i cartografi francesi producevano le carte più accurate e aggiornate del mondo. Il lavoro cartografico di Mortier culminò nel magnifico atlante nautico Le Neptune Francois. Nel 1690 gli fu conferito il Privilegio, una prima forma di diritto d'autore. Alla morte di Pierre, nel 1711, l'attività fu ereditata dalla vedova. Nel 1721, il figlio Cornelius Mortier assunse la gestione quotidiana dell'azienda. Cornelius si associò al cognato Jean Covens per formare una delle più grandi società cartografiche della storia - Covens e Mortier - che continuò a pubblicare mappe e atlanti fino al 1866 circa.
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Pierre Mortier (1661 - 1711) o Pieter Mortier è stato un cartografo, incisore e venditore di stampe attivo ad Amsterdam tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Mortier, allora noto come Pieter, nacque a Leida. Si trasferì a Parigi dal 1681 al 1685, adottando il nome francese Pierre, che mantenne per tutta la sua carriera. Durante la sua permanenza in Francia, sviluppò profondi legami francesi portando la sofisticata tecnologia di stampa e l'esperienza olandese ai nascenti editori di mappe francesi come Guillaume De L'Isle (1675 - 1726), Alexis-Hubert Jaillot (1632 circa - 1712) e Nicholas de Fer (1646 - 1720). Di conseguenza, gran parte dell'attività di Mortier si basava sulla pubblicazione di edizioni abbellite di alta qualità di mappe francesi contemporanee, generalmente con il permesso degli autori originali. Nel contesto generale della cartografia mondiale, questo era un vantaggio significativo, poiché la maggior parte delle case editrici di carte olandesi era ormai caduta nel miasma della ristampa delle proprie opere obsolete. Al contrario, i cartografi francesi producevano le carte più accurate e aggiornate del mondo. Il lavoro cartografico di Mortier culminò nel magnifico atlante nautico Le Neptune Francois. Nel 1690 gli fu conferito il Privilegio, una prima forma di diritto d'autore. Alla morte di Pierre, nel 1711, l'attività fu ereditata dalla vedova. Nel 1721, il figlio Cornelius Mortier assunse la gestione quotidiana dell'azienda. Cornelius si associò al cognato Jean Covens per formare una delle più grandi società cartografiche della storia - Covens e Mortier - che continuò a pubblicare mappe e atlanti fino al 1866 circa.
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