Planisphaerium Coeleste: Secundum Restitutionem Hevelianamet Halleianam

Riferimento: S39505
Autore Reiner & Joshua OTTENS
Anno: 1750 ca.
Zona: Carta Celeste
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 575 x 500 mm
2.000,00 €

Riferimento: S39505
Autore Reiner & Joshua OTTENS
Anno: 1750 ca.
Zona: Carta Celeste
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 575 x 500 mm
2.000,00 €

Descrizione

Mappa celeste a doppio emisfero, che mostra costellazioni degli emisferi nord e sud.

La maggior parte delle costellazioni sono rappresentate come figure secondo la mitologia classica, con quelle più recentemente nominate nell'emisfero meridionale rese come strumenti scientifici.

I bordi esterni sono decorati con sei diagrammi a incastro tra le nuvole, che mostrano i modelli planetari di Tycho Brahe, Tolomeo e Copernico, nonché l'illuminazione della luna da parte del sole, la rivoluzione della terra intorno al sole e l'effetto di la luna sulle maree.

La selezione e lo stile delle costellazioni erano basati sul Firmamentum Sociescianum sive Uranographia (1687) dell'astronomo polacco Johannes Hevelius, il cui nome è annotato nel sottotitolo della carta. Il sottotitolo indica che il grafico si basa anche sul lavoro di Edmund Halley, l'astronomo per il quale la cometa di Halley prende il nome. Il formato della mappa deriva da Georg Christoph Eimmart, un astronomo di Norimberga.

Eimmart nasce a Regensburg nel 1638, tra il 1655 e il 1658 studia matematica a Jena, si trasferisce da Regensburg a Norimberga nel 1660 dove raggiunge la sorella che con il marito aveva fondato uno studio artistico, lavora con loro producendo acqueforti e quadri ma nel contempo inizia a studiare e ad occuparsi di astronomia fondando nel 1678 l’osservatorio astronomico della città. L’osservatorio, riaperto dopo la chiusura coincidente con la guerra contro la Francia, era alla fine del secolo il più grande centro di osservazione astronomica della Germania.

I suoi globi, testimonianza della equilibrata fusione delle competenze artistiche e scientifiche di Eimmart, vennero prodotti soltanto a partire dal 1705, anno della sua morte. Al Museo Astronomico di Roma e presso la Biblioteca Civica di Bergamo sono conservate due copie, terrestre e celeste, della produzione del 1705.

Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. Bell'esemplare in coloritura coeva con ritocchi di colore.

Bibliografia

Dekker, Elly, et al. Globes at Greenwich: A Catalogue of the Globes and Armillary Spheres in the National Maritime Museum, Greenwich. London: Oxford University Press and the National Maritime Museum, 1999. p. 327.

Reiner & Joshua OTTENS

Joachim Ottens (1663 - 1719) e i suoi figli Renier e Joshua (1698 - 1750 e 1704 - 1765) furono importanti rivenditori di libri ed editori di mappe olandesi, dal 1680 al 1790 circa. Joachim, il fondatore della ditta, fu inizialmente impegnato nella veste di incisore per Frederick de Wit. Nel 1711 Joachim avviò una propria azienda, ma morì dopo pochi anni e i suoi figli Renier e Joshua presero il controllo della tipografia, conducendola al suo periodo più prolifico. La produzione cartografica si concentrò negli anni tra il 1720 e il 1750, quando Reiner e Joshua stamparono poderose raccolte di mappe, alcuna delle quali addirittura in 15 volumi; comprendevano praticamente tutte le mappe disponibili presso la tipografia, una sorta di “opera omnia” che veniva assemblata su ordinazione, di solito con pregevole coloritura delle carte. Oltre a queste raccolte appositamente preparate, sono noti degli atlanti a volume singolo - con contenuto sempre variabile - e alcuni atlanti tascabili.

Bibliografia

Dekker, Elly, et al. Globes at Greenwich: A Catalogue of the Globes and Armillary Spheres in the National Maritime Museum, Greenwich. London: Oxford University Press and the National Maritime Museum, 1999. p. 327.

Reiner & Joshua OTTENS

Joachim Ottens (1663 - 1719) e i suoi figli Renier e Joshua (1698 - 1750 e 1704 - 1765) furono importanti rivenditori di libri ed editori di mappe olandesi, dal 1680 al 1790 circa. Joachim, il fondatore della ditta, fu inizialmente impegnato nella veste di incisore per Frederick de Wit. Nel 1711 Joachim avviò una propria azienda, ma morì dopo pochi anni e i suoi figli Renier e Joshua presero il controllo della tipografia, conducendola al suo periodo più prolifico. La produzione cartografica si concentrò negli anni tra il 1720 e il 1750, quando Reiner e Joshua stamparono poderose raccolte di mappe, alcuna delle quali addirittura in 15 volumi; comprendevano praticamente tutte le mappe disponibili presso la tipografia, una sorta di “opera omnia” che veniva assemblata su ordinazione, di solito con pregevole coloritura delle carte. Oltre a queste raccolte appositamente preparate, sono noti degli atlanti a volume singolo - con contenuto sempre variabile - e alcuni atlanti tascabili.