Vera et ultima descrittione di tutta l’Austria, Ungheria, Transilvania, Dalmatia, et altri paesi come nel disegno apare…

Riferimento: S38504
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1566
Zona: Austria & Ungheria
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 487 x 352 mm
Non Disponibile

Riferimento: S38504
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1566
Zona: Austria & Ungheria
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 487 x 352 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte e bulino, dimensioni mm 352x487, stampata su carta vergata coeva con filigrana "Tulipani nel cerchio con stella a sei punte" (Woodward 121-123), rifilata al rame, tracce di colla ai margini e nella piega centrale, per il resto in perfetto stato di conservazione.

Magnifico esemplare.

Nel cartiglio in alto a destra si legge: Vera et ultima descrittione di tutta l’Austria, Ungheria, Transilvania,
Dalmatia, et altri paesi come nel disegno apare. Graduata, con la scala di miglia jtaliani. In Venetia l’Anno
MDLXVI. Jntagliata da Paolo Furlani Veronese al segno della Colon[n]a in merzaria. Sempre nel cartiglio
troviamo la Scala di miglia Jtagliani (50 miglia, pari a mm 45).

Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti: TRAMONTANA, OSTRO, LEVANTE, PONENTE; il nord è in alto. Graduazione ai margini di 6’ in 6’, da 44° 24’ a 49° 36’ di latitudine e da 36° 6’ a 46° 57’ (da 36° 10’ a 47° 44’ nel lato superiore) di longitudine.

La carta raffigura Austria, Ungheria, Transilvania e regioni adiacenti. Per tutti i suoi elementi geografici, deriva da "Il dissegno particolare delle Regioni che sono da Costantinopoli, a Venetia, da Venetia a Viena et da Viena a costantinopoli" di Giacomo Gastaldi (1559, cfr. Bifolco-Ronca, n. 228).

La carta, firmata da Paolo Forlani, è una fedele replica dell’opera di Domenico Zenoi (Bifolco-Ronca n. 490) dello stesso anno. Raffigura gli avvenimenti bellici nella regione, interessata dalla guerra tra le truppe austro-ungariche di Massimiliano II d’Asburgo e quelle turche del sultano Solimano il Magnifico, che si concluse con l’assedio di Szigetvár (8 settembre 1566).

Almagià sostiene che la lastra sia antecedente; tuttavia il Forlani, a differenza di quanto fatto da Zenoi,
non menziona nel titolo l’avvenimento, lasciando supporre che l’opera sia appunto una semplice copia
realizzata per motivi commerciali. La carta conobbe una sola tiratura e, a giudicare dal numero degli
esemplari censiti nelle raccolte cinquecentesche, ottenne una buona diffusione.

Bibliografia:
Almagià (1927): n. 50; Bifolco (2018): n. 101; Borroni Salvadori (1980): n. 278; Castellani (1876): n. 27;
Christie’s (2004): n. 448; Christie’s Pa (2006): n. 198; De Vries (1981): n. 23; Ganado (1982): n. 28; Kraus (1972): n. 37; National Maritime Museum (1971): n. 126; Parke-Bernet (1969): n. 31; Ruge (1904-16): IV, n. 85.31 & n. 89.36; Shirley (2004): I, n. 61; Sotheby’s (2005): n. 45; Wieder (1915): p. 6, n. 45 & p. 28, n. 27; Banfi (1947a): n. 2; Cartografia Rara (1986): n. 15; Száantai (1996): pp. 184-5; Szathmáry (1987): n. 65; Tooley (1939): n. 124; Woodward (1990): n. 45.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 1166-1167, tav. 491.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 1166-1167, tav. 491.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.