Asiae Nova Descriptio

Riferimento: S38702
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1590 ca.
Zona: Asia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 475 x 367 mm
9.500,00 €

Riferimento: S38702
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1590 ca.
Zona: Asia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 475 x 367 mm
9.500,00 €

Descrizione

Nel cartiglio in basso a sinistra è inciso il titolo: ASIAE NOVA DESCRIPTIO Venetiis Donati Rascicotti formis. Nel decoro del cartiglio, in un piccolo ovale, troviamo la firma dell’incisore della lastra: Giova[n] Batista Mazza fece. Orientazione fornita da una rosa dei venti e dal nome dei punti cardinali: SEP[TENTRIO], MER[IDIES], ORI[ENS], OCI[DENS], il nord è in alto. Carta priva di scala grafica. Paralleli e meridiani curvi tracciati nella carta, di 10° in 10°, linea equatoriale graduata di grado in grado, da 71° 40’ a 197° 30’.

La carta dell’Asia incisa da Giovan Battista Mazza per l’editore Donato Rascicotti è parte della rarissima serie raffigurante i quattro continenti. È una copia puntuale della mappa pubblicata da Abraham Ortelius nel Theatrum Orbis Terrarum (1570), a sua volta basata sul modello di Giacomo Gastaldi, poi aggiornata nel 1574. Data l’estrema rarità della carta, è poco nota alla letteratura. 

Giovanni Battista Mazza fu incisore e stampatore attivo a Venezia negli ultimi anni del ‘500. Dal segno elegante e preciso, incide diverse carte, messe poi in commercio da Donato Rasciotti, ed anche un grande planisfero di Giuseppe Rosaccio, del 1597, nel quale si firma Giovan Battista Mazza venetiano Maestro delle stampe della Zecha de Venetia. Donato Rascicotti fu editore, commerciante e tipografo. Di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri

Un articolo sull’opera è stato pubblicato nella rivista The Map Collector (1998) a firma Richard Casten e Thomas Suarez, i quali sottolineano che l’Asia di Rascicotti è la prima mappa a raffigurare accuratamente la morfologia dell’isola di Luzon, nelle Filippine. Una seconda stesura comprende sia l’imprint editoriale del Rascicotti che la firma dell’incisore Mazza.

La carta fu ristampata, dopo circa un secolo, dalla tipografia Remondini. Tale tiratura mantiene ancora i nomi degli autori. Alla Newberry Library di Chicago è conservato un esemplare della carta privo di indicazioni editoriali che, dalle abrasioni visibili nel cartiglio, crediamo possa rappresentare l’ultima tiratura della lastra.

Esemplare nel secondo stato di tre descritto in Bifolco-Ronca, con l’indirizzo di Remondini. 

Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Rarissima.

 

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 80, II/III; The Map Collector (1998); Tooley (1983): n. 63d.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.