NOVA DISCRITTIONE DELA DALMATIA, ET CROVATIA. M.D.LXV

Riferimento: S39352
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1565
Zona: Dalmazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 390 x 275 mm
4.500,00 €

Riferimento: S39352
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1565
Zona: Dalmazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 390 x 275 mm
4.500,00 €

Descrizione

In un cartiglio ornato posto all’angolo inferiore sinistro si trova il titolo: NOVA DISCRITTIONE DELA DALMATIA, ET CROVATIA. M.D.LXV. Ferando Bertelli exc in Venetia. Sempre nel cartiglio è contenuta la Scala di Miglia Italiani (30 miglia, pari a mm 41). Orientazione fornita dal nome dei venti nei lati al centro: TRAMONTANA, OSTRO, LEVANTE, PONENTE, il nord è in alto. Graduazione ai margini di 6’ in 6’, da 44° a 47° di latitudine e da 35° 12’ a 42° di longitudine (da 35° 5' a 42° 6' lato in alto).

La carta raffigura parte del Friuli, la Slovenia, la Croazia e parte della Bosnia. Dal punto di vista cartografico, deriva dalla Geographia particolare d’una gran parte dell’Europa, (1560) compilata da Giacomo Gastaldi, anche se Ferrando Bertelli si rifà al NOVO DISSEGNO DELLA DALMATIA ET CROVATIA. M.D.L XIII che Giovanni Francesco Camocio pubblica nel 1563. David Woodward attribuisce la paternità di entrambe le incisioni a Paolo Forlani.

“A soli due anni dall’originale di Camocio, Ferrando Bertelli pubblica una replica della carta della Dalmazia del 1563, sempre basata sul modello del Gastaldi. Non particolarmente riuscita, mostra solo leggere differenze stilistiche ed omissione dei segni distintivi delle sedi vescovili nella carta del Camocio. Woodward attribuisce anche l’incisione di questa lastra a Paolo Forlani. A giudicare dal notevole numero di copie censite, la mappa del Bertelli ebbe un successo editoriale maggiore rispetto al suo prototipo. Nel catalogo della tipografia di Antonio Lafreri (n. 40) è elencata una “Dalmatia & Croatia” che potrebbe identificarsi con questa carta, presente in diverse raccolte cinquecentesche che recano il frontespizio Tavole Moderne di Geografia dell’editore francese. È plausibile che il Lafreri avesse una sorta di diritto alla vendita dell’opera per la città di Roma. Di questa lastra è nota una rara ristampa di Francesco Valegio (1616) che, oltre alle varianti nel cartiglio, mostra numerosi cambiamenti nella toponomastica. Fu, infatti, aggiornata con l’aggiunta di due importanti città fortificate sorte durante la lunga guerra con l’Impero Ottomano (1493-1593): Sisak (denominata Sicia) e Karlovac (denominata Carlista e fondata nel 1579)” (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1326).

Acquaforte e bulino, firmata in lastra nel cartiglio in basso a sinistra dall’editore Ferrando Bertelli. Esemplare nel primo stato di due. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “sirena nel cerchio con stella a sei punte (Woodward nn.91-92), con margini, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, (2018), p. 1326, n. 587, I/II; Almagià (1927): n. 45; Meurer (2002): n. 42; Almagià (1929): tav. XXXV; Bifolco-Ronca (2014): n. 74; Cartografia Rara (1986): n. 37; Lago-Rossit (1981): tav. XXV; Lago (1994): p. 342, fig. 29 e p. 346, fig. 33; Lago (1998): n. 98 & 99; Novak (2005): p. 47, fig. 2; Tooley (1939): n. 188; Woodward (1990): n. 40.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.