Brasilia et Peruvia
Riferimento: | S25120 |
Autore | Cornelis DE JODE |
Anno: | 1593 ca. |
Zona: | America Meridionale |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 430 x 365 mm |
Riferimento: | S25120 |
Autore | Cornelis DE JODE |
Anno: | 1593 ca. |
Zona: | America Meridionale |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 430 x 365 mm |
Descrizione
Bellissimo esemplare della rara carta del Sud America di Cornelis de Jode, una delle dieci nuove mappe incise per l'aggiornamento dell'atlante edito nel 1593 con il titolo di "Speculum Orbis Terrae" . La mappa è interamente basata sulla rarissima carta murale di Petrus Plancius del 1592. Si tratta di una delle pochissime carte che riporta lo Stretto di Magellano col nome originario "Estrecho de la Victoria", in omaggio alla prima nave che attraversò lo stretto, e usato da Pigafetta nella sua descrizione del viaggio di Magellano. Dettagliata è la descrizione della regione interna, con cura per l'idrografia. E annotazioni relative a flora e fauna. Incisione in rame, in perfetto stato di conservazione. Molto rara.
Cornelis DE JODE (c. 1509 - 91)
Figlio del noto cartografo Gerad, nel 1593 pubblicò una nuova edizione, accresciuta, in 109 carte, dello Speculum Orbis Terrarum, l'atlante che suo padre pubblicò nel 1578 e che comprendeva in 65 tavole, di autori diversi, già in parte pubblicate isolatamente. Alla morte di Cornelis, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.
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Cornelis DE JODE (c. 1509 - 91)
Figlio del noto cartografo Gerad, nel 1593 pubblicò una nuova edizione, accresciuta, in 109 carte, dello Speculum Orbis Terrarum, l'atlante che suo padre pubblicò nel 1578 e che comprendeva in 65 tavole, di autori diversi, già in parte pubblicate isolatamente. Alla morte di Cornelis, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.
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