La Pietà

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Riferimento: S47111
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1575 ca.
Misure: 305 x 465 mm
1.300,00 €

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Riferimento: S47111
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1575 ca.
Misure: 305 x 465 mm
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Descrizione

Pietà, ispirata alla statua di Michelangelo collocata in un paesaggio, con Giuseppe d'Arimatea, la Vergine e un'altra santa donna che sostengono il corpo di Cristo.

Bulino, circa 1575, priva di firma, con iscrizione in basso 'Mich Angeli Bonaroti Florentini manu sculpta Romae' and 'cum privilegio D. Greg. XIII'.

Esemplare di secondo stato, con l’iscrizione in basso.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con sottili margini, in ottimo stato di conservazione.

L’incisione appartiene con sicurezza al pontificato di Gregorio XIII (1572-1585), di cui porta il privilegio, da situarsi probabilmente verso la metà degli anni Settanta, per uno stile ancora incerto e l’influenza di Cornelis Cort. È curioso che, anche se il gruppo centrale viene posto sopra una base in pietra, che richiama evidentemente un originale scultoreo, la scena è arricchita di elementi narrativi, come la cesta con i chiodi, il sepolcro aperto e le tre croci sullo sfondo. In questo momento la scultura si trovava nel giardino dei Bandini al Quirinali ed è là che Alberti dovette vederla.

A Cherubino Alberti sono riferibili due schizzi su un foglio conservato agli Uffizi: mostrano la Pietà da due diversi punti di vista, quella di lato senza la gamba, quella frontale con la gamba, probabilmente in relazione con questa incisione. Inoltre, Rosenberg cita un disegno a Berlino, Kupferstichkabinett,  a suo parere preparatorio per questa stampa.

Bibliografia

Bartsch; Le Peintre graveur (XVII.58.23); Alberti, D’Après Michelangelo, p. 228, n. 337, II/II.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.