Veduta degli Avanzi dell'Antica Fortezza di S. Martino in Toscana

Riferimento: S40637
Autore Angiolo ANGIOLINI
Anno: 1808
Zona: San Piero a Sieve
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 540 x 420 mm
Non Disponibile

Riferimento: S40637
Autore Angiolo ANGIOLINI
Anno: 1808
Zona: San Piero a Sieve
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 540 x 420 mm
Non Disponibile

Descrizione

Incisione ad acquaforte e acquatinta, stampata con inchiostro bistro su carta coeva.

L’esemplare, disegnato e inciso da Angiolo Angiolini, raffigura la fortezza medicea di San Martino nel comune di San Piero a Sieve; in basso si trova la dedica al Sig.re Ferdinando Malevolti del Benino.

La costruzione fu fortemente voluta da Cosimo I de Medici per porre un baluardo a difesa dei possedimenti della famiglia e dello stato fiorentino, oltre che per soddisfare le pressanti richieste delle popolazioni locali, stanche dei continui saccheggi perpetuate ai loro danni da eserciti e bande provenienti dal nord.

 

In ottimo stato di conservazione. Rara.

Angiolo ANGIOLINI (Attivo a Firenze tra il 1805 e il 1822)

Angiolo Angiolini nasce presumibilmente a Firenze, ove frequenta l'Accademia di Belle Arti. Nel 1805, durante il Concorso annuale dell'Accademia vengono esposte quattro sue vedute, assieme a opere degli altri allievi. Dedito prevalentemente all'affresco, mostra analogie compositive con il pittore Niccolò Contestabile. Nel 1822 viene citato tra i pittori che partecipano alle decorazioni di Palazzo Borghese, ove esegue due soffitti con soggetti mitologici: uno con Minerva e l'altro con il Trionfo di Rocco.

Angiolo ANGIOLINI (Attivo a Firenze tra il 1805 e il 1822)

Angiolo Angiolini nasce presumibilmente a Firenze, ove frequenta l'Accademia di Belle Arti. Nel 1805, durante il Concorso annuale dell'Accademia vengono esposte quattro sue vedute, assieme a opere degli altri allievi. Dedito prevalentemente all'affresco, mostra analogie compositive con il pittore Niccolò Contestabile. Nel 1822 viene citato tra i pittori che partecipano alle decorazioni di Palazzo Borghese, ove esegue due soffitti con soggetti mitologici: uno con Minerva e l'altro con il Trionfo di Rocco.