Ordine della cavalcata del possesso in S Gio Laterano dal Som.mo Pon CLmenti XII alli 19 9mbre 1730

Riferimento: S39069
Autore Francesco AQUILA
Anno: 1730
Misure: 450 x 360 mm
1.200,00 €

Riferimento: S39069
Autore Francesco AQUILA
Anno: 1730
Misure: 450 x 360 mm
1.200,00 €

Descrizione

Acquaforte, in alto ORDINE DELLA CAVALCATA PRESO IN S. GIO LATERANO DAL SOM.mo PON CLMENTI XII/ alli 19 9mbre 1730. In basso al centro: “si vendono da Luigi Neri in Piazza Navona / al insegna del Sansone”. Terzo stato.

In basso, 5 vignette con relativa legenda A- D suddivisa nei due cartigli laterali.

Bell’esemplare, impresso su carta vergata coeva, rifilata alla linea del rame, in ottimo stato di conservazione.

La stampa raffigura il corteo per il Possesso di Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini, che si svolse il 19 novembre 1730.

La lastra era stata utilizzata precedentemente per il possesso di Innocenzo XIII, del 16 novembre 1721, e per quella di Benedetto XIII del 4 giugno 1724, ma viene aggiornata, oltre che nel titolo – dove sono visibili le abrasioni per correggere il nome del pontefice e la data – anche negli apparati effimeri.

Gli apparti effimeri per la cerimonia di possesso di Clemente XII furono progettati dall’architetto Pompeo Aldrovandini. Il duca di Parma offrì il tradizionale arco effimero nel Foro Romano, ma non fu eretta alcuna architettura provvisoria in Campidoglio, pertanto, viene rimosso l’arco trionfale raffigurato nella lastra del 1721, ideato al tempo da Alessandro Specchi.

Questi particolari dimostrano l’accuratezza di tale tipologia di “stampe d’occasione”.

L’arco effimero in Campidoglio del 1721 è ben raffigurato in una stampa dello stesso anno incisa da Francesco Faraone Aquila (1676 – 1740), alla cui mano è ascrivibile anche questa incisione.

Opera molto rara.

Bibliografia

Il Tesoro di Antichità, pp. 62-63; Fagiolo dell’Arco, pp. 39, 42; Buranelli, p. 189; Travaglini, Lelo, p. 219, f. 14.

Francesco AQUILA (Palermo 1676 circa – Roma 1740 circa)

Incisore italiano, nipote e allievo di PIETRO AQUILA. Si trasferì a Roma verso il 1690 dove lavorò ed abitò sino alla morte. Usò molto spesso disegnare egli stesso le opere che incise. Fu autore di una grande produzione di stampe, di cui diverse di notevole fattura.

Bibliografia

Il Tesoro di Antichità, pp. 62-63; Fagiolo dell’Arco, pp. 39, 42; Buranelli, p. 189; Travaglini, Lelo, p. 219, f. 14.

Francesco AQUILA (Palermo 1676 circa – Roma 1740 circa)

Incisore italiano, nipote e allievo di PIETRO AQUILA. Si trasferì a Roma verso il 1690 dove lavorò ed abitò sino alla morte. Usò molto spesso disegnare egli stesso le opere che incise. Fu autore di una grande produzione di stampe, di cui diverse di notevole fattura.