Territorio Veronese - Anno MDCCXLV / Veduta di Verona

Riferimento: S39648
Autore Francesco SEGUIER
Anno: 1745
Zona: Verona
Luogo di Stampa: Verona
Misure: 360 x 612 mm
Non Disponibile

Riferimento: S39648
Autore Francesco SEGUIER
Anno: 1745
Zona: Verona
Luogo di Stampa: Verona
Misure: 360 x 612 mm
Non Disponibile

Descrizione

Rara incisione realizzata stampando due diverse matrici su un unico foglio. La prima, quella superiore, è una raffigurazione cartografica del territorio veronese dal titolo "TERRITORIO / VERONESE / Anno / MDCCXLV" inscritto in decorativo cartiglio da cui spunta un tralcio di vite ad indicare la fortunata produzione vinicola del territorio.

Si trova inserita nell'opera "Plantae Veronenses seu Stirpium quae in agro veronesi reperiuntur methodicae synopsis" autore Joanne Francisco Siguerio stampata a Verona nel 1745. In basso a destra nel corpus dell'incisione si legge la firma "F. S" (Francesco Seguier) e nell'angolo superiore destro "Tom. I. p. I.". Sempre in alto a destra, vi è la raffigurazione di tre cartografi, probabilmente intenti nel calcolo delle coordinate della latitudine (45.° 26.' 26.'') e della longitudine (28.° 50.' 0.'').

La seconda matrice, quella inferiore, propone la pianta planimetrica di Peschiera, veduta prospettica dell'Arena, la pianta della Fiera e la pianta planimetrica di Legnago ed in calce la veduta prospettica della città di Verona con particolare attenzione nella raffigurazione della cinta muraria.

Bellissimo esemplare, finemente colorato a mano, in ottimo stato di conservazione.

Francesco SEGUIER (1703-1784)

Appassionato studioso dei fiori, ne divenne un esperto tanto da essere chiamato quale ordinatore dei libri di botanica presso la biblioteca di Parigi. Amico di Scipione Maffei, visse molti anni a Verona e durante questo tempo riuscì ad individuare un gran numero di piante, molte delle quali sconosciute alla scienza. Fu segretario di Scipione Maffei e, dopo aver pubblicato nel 1745 il lavoro di botanica Plantae veronenses, fu autore di un trattato a carattere paleontologico, dove descrisse in particolare gli ittioliti di Bolca. Tornato in Francia, egli portò con se un gran numero di fossili, che erano stati di proprietà di Scipione Maffei, attualmente depositati a Nimes, dove pure, nella biblioteca cittadina, si conserva il manoscritto del suo trattato. Quando Horace de Saussure li visitò, nel 1776, la raccolta comprendeva 83 specie di ittioliti, di cui 33 di Bolca.

Francesco SEGUIER (1703-1784)

Appassionato studioso dei fiori, ne divenne un esperto tanto da essere chiamato quale ordinatore dei libri di botanica presso la biblioteca di Parigi. Amico di Scipione Maffei, visse molti anni a Verona e durante questo tempo riuscì ad individuare un gran numero di piante, molte delle quali sconosciute alla scienza. Fu segretario di Scipione Maffei e, dopo aver pubblicato nel 1745 il lavoro di botanica Plantae veronenses, fu autore di un trattato a carattere paleontologico, dove descrisse in particolare gli ittioliti di Bolca. Tornato in Francia, egli portò con se un gran numero di fossili, che erano stati di proprietà di Scipione Maffei, attualmente depositati a Nimes, dove pure, nella biblioteca cittadina, si conserva il manoscritto del suo trattato. Quando Horace de Saussure li visitò, nel 1776, la raccolta comprendeva 83 specie di ittioliti, di cui 33 di Bolca.