HIERUSALEM

Riferimento: S35111
Autore Claudio DUCHET (Duchetti)
Anno: 1580 ca.
Zona: Gerusalemme
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 424 x 300 mm
2.500,00 €

Riferimento: S35111
Autore Claudio DUCHET (Duchetti)
Anno: 1580 ca.
Zona: Gerusalemme
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 424 x 300 mm
2.500,00 €

Descrizione

Veduta prospettica della città. Incisa da Giacomo Franco per l'editore Claudio Duchetti.

Esemplare nel terzo stato, con l'indirizzo dell'editore fiammingo Hendrick van Schoel.  Si tratta di una derivazione della veduta incisa da Etienne Duperac nel 1575 (Laor n. 1016).

In alto al centro in un cartiglio retto da angeli il titolo HIERUSALEM. In basso al centro una didascalia Porta aurea p[er] quam Iesus sedens in Asino introvit in die palmarum que Heraclio Imperatori venienti cum ponpa Imperiali reclusa primu[m] miraculose postea ei humiliato aperta fuit, et hodie clausa manet Dei volo[n]tate Saracenis, itaque nequa[n]qua[m] aliquis potesta[m] aperire immo tentates Subito muriu[n]t nec usum habere possunt ingrediendo vel egrediendo, a destra nell’angolo Claudij ducheti formis .R. Altre didascalie indicano luoghi e forniscono notizie di carattere storico geografico Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali, Septentrio, Auster, Oriens, Occidens, Il nord a sinistra. Carta priva di scala grafica.

 
Si tratta di una replica, di formato leggermente ridotto, della veduta di Etienne Duperac. Incisa da Giacomo Franco per l’editore Claudio Duchetti. Controversa la datazione della lastra; Laor suggerisce il 1570 e di conseguenza indica quale luogo di pubblicazione Venezia, dove Duchetti lavorava prima del ritorno a Roma, nella tipografia dello zio Antonio Lafreri. L’Alberti identifica la voce “Hierusalem” presente nel catalogo del Lafreri (n. 101) con questa matrice. La lastra fu ereditata da Giacomo Gherardi ed è inserita nel catalogo della vedova (17-19 ottobre 1598, n. 428) come “Ierusalem”. Venne quindi acquisita, nel 1602, da Giovanni Orlandi che la ristampò inalterata con la sola aggiunta del proprio imprint. Una terza stesura, recante sempre la stessa data, fu curata da Hendrick van Schoel intorno al 1614. Nel catalogo della tipografia del fiammingo, redatto il 27 luglio 1622 dopo la morte dell’editore, le opere di cartografia sono accomunate sotto la voce “Cosmografia pezzi numero 80.ottanta”. Le lastre vennero poi cedute a Francesco de Paoli, come documentato dall’inventario della vendita del 2 novembre 1633. Possibile quindi l’esistenza di un’ulteriore stesura della lastra, della quale tuttavia non si ha riscontro (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 202). 

Acquaforte e bulino; magnifica prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana "ancora nel cerchio con stella" (cfr. Woodward nn. 159-167), con margini, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Bifolco-Ronca (2018) tav. 202, III/IV; Borroni Salvadori (1980): n. 246; Destombes (1970): nn. 139-139a; Ganado (1994): VI, n. 3 & p. 215, n. 83; Phillips (1914): n. 93; Shirley (2004): II, n. 36; Laor (1986): nn. 1012-1014; Tooley (1939): n. 339; Tooley (1983): n. 339a.

Claudio DUCHET (Duchetti) (Attivo a Roma nella seconda metà del XVI sec.))

Claude Duchet (o Claudio Duchetti), editore, tipografo, incisore nacque ad Argelet, la madre era la sorella del famoso editore Antoine Lafrèry. Editore, stampatore e mercante di incisioni a Roma dal 1577, lavorò in società con il nipote Etienne. La loro importanza nel panorama dell'incisione italiana della fine del XVI secolo è legata alla sorte toccata alla grande bottega di Lafréry in via di Parione (oggi via del Governo Vecchio) a Roma, dopo la morte di quest'ultimo nel 1577. Non essendovi testamento né eredi diretti, l'ingente eredità passò ai Duchet quali parenti più prossimi. Il Duchetti morì a Roma il 9 dicembre del 1585, e i rami della bottega passarono prima a quella di Giovanni Orlandi, in piazza Pasquino, poi a H. Van Schoel, per confluire infine nella raccolta delle due case di stampa dei De' Rossi all'inizio del XVII secolo. Duchet ha il merito di aver inserito nel mercato nuove carte geografiche e piante di città alcune incise anche da lui. Le carte del Duchet solitamente erano firmate in lastra con la scritta ”Claudii Ducheti formis”, in altre con orgoglio le firmava “quondam Antonii Lafreiri nepos”.

Claudio DUCHET (Duchetti) (Attivo a Roma nella seconda metà del XVI sec.))

Claude Duchet (o Claudio Duchetti), editore, tipografo, incisore nacque ad Argelet, la madre era la sorella del famoso editore Antoine Lafrèry. Editore, stampatore e mercante di incisioni a Roma dal 1577, lavorò in società con il nipote Etienne. La loro importanza nel panorama dell'incisione italiana della fine del XVI secolo è legata alla sorte toccata alla grande bottega di Lafréry in via di Parione (oggi via del Governo Vecchio) a Roma, dopo la morte di quest'ultimo nel 1577. Non essendovi testamento né eredi diretti, l'ingente eredità passò ai Duchet quali parenti più prossimi. Il Duchetti morì a Roma il 9 dicembre del 1585, e i rami della bottega passarono prima a quella di Giovanni Orlandi, in piazza Pasquino, poi a H. Van Schoel, per confluire infine nella raccolta delle due case di stampa dei De' Rossi all'inizio del XVII secolo. Duchet ha il merito di aver inserito nel mercato nuove carte geografiche e piante di città alcune incise anche da lui. Le carte del Duchet solitamente erano firmate in lastra con la scritta ”Claudii Ducheti formis”, in altre con orgoglio le firmava “quondam Antonii Lafreiri nepos”.