Arco Trionfale fatto Erigere dal Serenis.mo Sig. Duca di Parma alle Glorie... di N.S. Papa Alessandro Ottavo

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Riferimento: S52137
Autore Alessandro SPECCHI
Anno: 1689
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 280 x 450 mm
1.000,00 €

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Riferimento: S52137
Autore Alessandro SPECCHI
Anno: 1689
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 280 x 450 mm
1.000,00 €

Descrizione

ARCO TRIONFALE FATTO ERIGERE DAL SERENISSIMO SIG. DUCA DI PARMA ALLE GLORIE DELLA SANTITA' DI N.S. PAPA ALESSANDRO OTTAVO IN OCCASIONE DEL PASSAGGIO DELLA SANTITA' SUA AL POSSESSO DI SAN GIOVANNI IN LATERANO IL DI' XXIII OTTOBRE MDCLXXXIX. Disegno et inventione del Cav. D. Carlo Rainaldi Architetto di Sua Altezza Serenissima. Nella Stamperia di Giovanni Giacomo De Rossi, Roma, 1689.

Acquaforte, 1689, firmata in lastra in basso a sinistra Alessandro Specchi intagliò.

Raffigura l'arco di trionfo realizzato in occasione presa di possesso di papa Alessandro VIII, al secolo Pietro Vito Ottoboni (1610 – 1691), della cattedra di S. Giovanni in Laterano, avvenuta il 23 ottobre 1689. Commissionato dal Duca di Parma Ranuccio II Farnese (1630-1694), fu l’ultimo realizzato dall’architetto Carlo Rainaldi (1611-1691).

“L’arco, chiaramente ripreso dal progetto irrealizzato per Innocenzo XI (contrario a far erigere archi effimeri), ha anche molti elementi in comune con l’apparato eseguito per il passaggio nel foro romano di Clemente X, e probabilmente ne riutilizza alcune parti. Il breve tempo trascorso tra l’elezione e il possesso del nuovo pontefice, poco più di due settimane, fa presumere il reimpiego di molte parti del precedente apparato (Corpus delle feste... 1997, I, p. 551). La differenza più evidente tra le due strutture è nell’apertura in forma archivoltata in luogo di quella architravata dell’arco eretto per il possesso di papa Altieri. Per il resto i due effimeri sono molto simili. Le pilastrate e le colonne corinzie sono impostate su alti piedistalli che seguono il complesso andamento dell’ordine, scenograficamente disposto in diagonale per meglio accogliere e invitare al passaggio il corteo trionfale. Quattro statue allegoriche sono disposte agli estremi dell’arco similmente al precedente effimero, probabilmente anche queste reimpiegate. Sull’attico sommitale, sviluppato per l’intera larghezza dell’ordine sottostante, è ancorata la targa celebrativa, sotto allo stemma papa-le, sostenuto a sua volta dalla consueta coppia di Fame in volo. Anche in questo effimero l’allusione al committente si riconosce nei gigli a tutto tondo fiancheggianti l’arme Ottoboni.” (A. Malinverni in “Il dovere della festa”, pp. 35-36).

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, due fori di tarlo nel margine bianco destro, per il resto in ottimo stato di conservazione. Rara.

Alessandro SPECCHI (Roma, 1668 - Roma, 1729)

Architetto, urbanista e incisore italiano. Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona (dal 1706), del Popolo Romano (dal 1713), della Fabbrica di S. Pietro (dal 1714), ecc., con la sua opera contribuì a diffondere un moderato gusto scenografico e decorativo in svariate tipologie architettoniche. Molte delle sue incisioni vennero pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Rossi e suo figlio Domenico de’ Rossi (1684–1721), comprese 52 incisioni per il Quarto libro del nuovo teatro di palazzi di Roma (Roma, 1699); alcune delle lastre originali sono oggi alla Calcografia Nazionale di Roma. Lo Studio d’architettura civile (1702–21) di Domenico de’ Rossi fornisce una fonte architettonica della città di Roma in 286 lastre incise dallo Specchi.

Alessandro SPECCHI (Roma, 1668 - Roma, 1729)

Architetto, urbanista e incisore italiano. Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona (dal 1706), del Popolo Romano (dal 1713), della Fabbrica di S. Pietro (dal 1714), ecc., con la sua opera contribuì a diffondere un moderato gusto scenografico e decorativo in svariate tipologie architettoniche. Molte delle sue incisioni vennero pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Rossi e suo figlio Domenico de’ Rossi (1684–1721), comprese 52 incisioni per il Quarto libro del nuovo teatro di palazzi di Roma (Roma, 1699); alcune delle lastre originali sono oggi alla Calcografia Nazionale di Roma. Lo Studio d’architettura civile (1702–21) di Domenico de’ Rossi fornisce una fonte architettonica della città di Roma in 286 lastre incise dallo Specchi.