Disegno di tutta la Fabrica di S. Lorenzo in Escurial del Re Catolico

Riferimento: S39346
Autore Giovanni ORLANDI
Anno: 1606
Zona: Madrid
Misure: 500 x 365 mm
Non Disponibile

Riferimento: S39346
Autore Giovanni ORLANDI
Anno: 1606
Zona: Madrid
Misure: 500 x 365 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte e bulino, 1606. Incisa da Giovanni Maggi per l’editore Giovanni Orlandi che la dedica al cardinale Francesco Sforza (1562-1624).

Lungo il margine superiore DISEGNO DI TUTTA LA FABRICA DI S LORENZO IN ESCURIAL DEL RE CATOLICO.

Nell’immagine in basso a sinistra: GIOVANNI MAGGI RO. FE. 1606; sulla destra GIOVANNI ORLANDI FORMIS ROMAE A pasquino.

Al centro, sotto l’immagine, la dedica a Ill.moet R.mo D. D. Francisco de S.ta Flora/ tutli Sanctae Mariae in Via Lata/ S R E Diacono Cadr.li Sfortiae firmata Ioannes Orlandus Romanus DD.

Distribuita su 4 colonne un carmen di Michael van der Hagen in onore di Filippo III di Spagna.

Esemplare nel primo stato di due, avanti l’indirizzo di Hendrick van Schoel.

Nel 1584 l'architetto Juan de Herrera firmò un contratto con l'incisore di Anversa Pedro Perret per trasferire su rame i disegni che aveva fatto per il monastero di El Escorial. Perret (Anversa, 1555?- Madrid, 1637), arrivato in Spagna nel 1583, era stato discepolo di Cornelius Cort, Maeerten de Vos e Gerard de Jode.

Intorno al 1587 fece incidere e stampare la Scenographia totivs fabricae S. Lavrentii in Escuriali (495 x 775 mm) una veduta panoramica in prospettiva obliqua del Monastero di San Lorenzo de El Escorial, visto dalla sua facciata principale rivolta a ovest, in cui si può apprezzare l'enorme atrio che circonda la monumentale costruzione sui lati nord e ovest.

Nel 1591 il geografo Regio Abraham Ortelius, ordinò di incidere una copia di questo disegno di Perret in una dimensione ridotta, che sarebbe servita per diffondere l'immagine di Escuriali in tutto il mondo attraverso la sua pubblicazione nel Theatrum Orbis Terrarum.

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

Rarissima.

Bibliografia

BM, Maps V, 642; Laura Di Calisto - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 67 (2006).

Giovanni ORLANDI (Attivo 1590 -1640)

Giovanni Orlandi, editore, mercante e stampatore avviò la sua attività a Roma, con una bottega al Pasquino, nell’ultimo decennio del XVI secolo. Orlandi entrò in possesso di numerosi rami appartenenti a Giacomo Gherardi, già appartenuti al Lafréry prima e al Duchet poi, infatti in molte carte accanto alla firma del Duchet appare anche quella di Orlandi. Probabilmente alcune di queste lastre furono ritoccate dall’Orlandi essendo anch’egli incisore. La sua attività di mercante e stampatore si svolse dal 1590 al 1640, anni in cui pubblicò Venationum Imagines di Antonio Tempesta (1598) e, nel 1600, la Carta di Ancona di Giacomo Fontana del 1556, il cui rame successivamente passò al Duchet. Il 1602 fu sicuramente l’anno di maggior impiego per l’Orlandi, in quanto pubblicò numerose stampe e carte geografiche, in cui era presente la scritta “Ioannes Orlandi Formis Romae 1602” : la Sicilia edita dal Luchino nel 1558, la Lombardia del Gastaldi, la cui edizione romana venne stampata da Lafréry nel 1570, una carta del Senese, una carta del territorio di Roma pubblicata già dal Duchet, La città di Napoli Gentile pubblicata anch’essa dal Duchet nel 1585. Della sua attività di incisore è la pianta di Genova del 1637. Diverse delle sue opere vennero in seguito inserite nelle più tarde edizioni dello Speculum. Fino al 1629 l’Orlandi soggiornò a Napoli pubblicando numerose vedute della città tra cui Fidelissimae urbis neapolitanae…1627 di Alessandra Baratta incisa da Nicolas Perry.

Giovanni ORLANDI (Attivo 1590 -1640)

Giovanni Orlandi, editore, mercante e stampatore avviò la sua attività a Roma, con una bottega al Pasquino, nell’ultimo decennio del XVI secolo. Orlandi entrò in possesso di numerosi rami appartenenti a Giacomo Gherardi, già appartenuti al Lafréry prima e al Duchet poi, infatti in molte carte accanto alla firma del Duchet appare anche quella di Orlandi. Probabilmente alcune di queste lastre furono ritoccate dall’Orlandi essendo anch’egli incisore. La sua attività di mercante e stampatore si svolse dal 1590 al 1640, anni in cui pubblicò Venationum Imagines di Antonio Tempesta (1598) e, nel 1600, la Carta di Ancona di Giacomo Fontana del 1556, il cui rame successivamente passò al Duchet. Il 1602 fu sicuramente l’anno di maggior impiego per l’Orlandi, in quanto pubblicò numerose stampe e carte geografiche, in cui era presente la scritta “Ioannes Orlandi Formis Romae 1602” : la Sicilia edita dal Luchino nel 1558, la Lombardia del Gastaldi, la cui edizione romana venne stampata da Lafréry nel 1570, una carta del Senese, una carta del territorio di Roma pubblicata già dal Duchet, La città di Napoli Gentile pubblicata anch’essa dal Duchet nel 1585. Della sua attività di incisore è la pianta di Genova del 1637. Diverse delle sue opere vennero in seguito inserite nelle più tarde edizioni dello Speculum. Fino al 1629 l’Orlandi soggiornò a Napoli pubblicando numerose vedute della città tra cui Fidelissimae urbis neapolitanae…1627 di Alessandra Baratta incisa da Nicolas Perry.