Carta particolare del mare Mediterraneo che comincia con il Porto di tre Croce è finisce con il capo Araso

Riferimento: s38305
Autore Robert DUDLEY
Anno: 1647
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 760 x 485 mm
Non Disponibile

Riferimento: s38305
Autore Robert DUDLEY
Anno: 1647
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 760 x 485 mm
Non Disponibile

Descrizione

Carta della Sicilia pubblicata nell'atlante Arcano del Mare, di Robert Dudley.
In basso a sinistra, si legge la firma dell'incisore, Antonio Francesco Lucini: "AF Lucini fece".


L'Arcano del Mare, è uno dei "più grandi atlanti del mondo. Pubblicato per la prima volta nel 1646 quando il suo autore, Robert Dudley, aveva 73 anni, non era solo il primo atlante marino del mondo, ma anche il primo ad utilizzare la proiezione di Mercatore; il primo a mostrare la deviazione magnetica; il primo a mostrare le correnti e i venti dominanti; il primo a esporre i vantaggi di 'Great Circle Sailing' - la distanza più breve tra due punti su un globo; e "forse meno importante il primo atlante marittimo che verrà compilato da un inglese, anche se all'estero" (Wardington).

Entrambe le edizioni dell'atlante furono pubblicate a Firenze. La prima edizione, in tre volumi e 146 carte, fu pubblicata negli anni 1646-1647 da Francesco Onofri.
L'incisore è il fiorentino Antonio Francesco Lucini che dichiara di aver speso dodici anni di lavoro per l'incisione, impiegando circa cinquemila libbre.
La seconda edizione dell'opera apparve nel 1661, con alcune varianti nel frontespizio e nella dedica, ma nessuna variante nella carta della Sicilia.

La Gumina: "La tavola […] raffigura un ambito geografico che allega una buona porzione della Barberia a porzioni del sud della Sardegna e della costa calabra sud-occidentale. La Sicilia presenta una forma peculiare, con un forte riduzionedel volume lungo l'asse nord-sud, coste molto frastagliate e particolare cura nella riproduzione delle foci dei fiumi, privi però di uno sviluppo interno. Segnalati i toponimi del litorale, trascritti in verticale alla linea di costa; registrati gli scogli che fanno corona all'Isola. Significative le diciture impostata L'Isola di Sicilia - Europa e La Barberia - Affrica, che ribadiscono la particolare posizione dell'Isola quale ultimo lembo del continente europeo e insieme ponte dell'Africa, nel quadro geo-politico del Mediterraneo. Una Rosa dei Venti orientata al nord e un veliero sono discreti motivi ornamentali."

Incisione su rame, impressa su due fogli uniti al centro, piega editoriale al centro, ampi margini, lievi tracce di colla lungo la piega centrale e un piccolo foro, al centro sulla destra, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

La Gumina, L'Isola a Tre Punte, pp. 926-927; Sicilia 1477 - 1861 La collezione Spagnolo-Patermo, pp. 246 - 248

Robert DUDLEY (1573 - 1649)

Figlio illegittimo del Duca di Leicester, fu abile scienziato, avventuriero, matematico e navigatore. Dopo un viaggio di alcuni anni nei Caraibi, fu condannato all'esilio in Italia, dove nel 1605 si stabilì, divenendo geografo alla corte di Ferdinando II Granduca di Toscana. Al suo servizio realizzò il celebre Dell’Arcano del Mare, atlante nautico in sei volumi pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1646/47 da Francesco Onofri, e successivamente ristampato nel 1661 da Giuseppe Cocchini. Le carte sono rinomate per la bellezza e la qualità dell’incisione, opera dell’artista fiorentino Antonio Lucini.

Bibliografia

La Gumina, L'Isola a Tre Punte, pp. 926-927; Sicilia 1477 - 1861 La collezione Spagnolo-Patermo, pp. 246 - 248

Robert DUDLEY (1573 - 1649)

Figlio illegittimo del Duca di Leicester, fu abile scienziato, avventuriero, matematico e navigatore. Dopo un viaggio di alcuni anni nei Caraibi, fu condannato all'esilio in Italia, dove nel 1605 si stabilì, divenendo geografo alla corte di Ferdinando II Granduca di Toscana. Al suo servizio realizzò il celebre Dell’Arcano del Mare, atlante nautico in sei volumi pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1646/47 da Francesco Onofri, e successivamente ristampato nel 1661 da Giuseppe Cocchini. Le carte sono rinomate per la bellezza e la qualità dell’incisione, opera dell’artista fiorentino Antonio Lucini.