Insulae et Regni Siciliae Novissima Tabula…

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Riferimento: S39521
Autore Joachim OTTENS
Anno: 1730 ca.
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 595 x 505 mm
850,00 €

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Riferimento: S39521
Autore Joachim OTTENS
Anno: 1730 ca.
Zona: Sicilia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 595 x 505 mm
850,00 €

Descrizione

Carta della Sicilia edita ad Amsterdam da Joachim Ottens.

Nell'angolo in basso a destra, entro semplice riquadro, è riportata la legenda e le scale grafiche.
All'angolo opposto, in riquadro con margini graduati, viene raffigurata l'Isola di Malta.

“La carta, come è chiaramente indicato nel titolo, è "inventa par G. de L'Isle, et edita par Joackim Ottens". Joachim Ottens (1663-1719) fu il fondatore dell'attività di commerciante in mappe e stampe ad Amsterdam, continuata dopo la sua morte dalla vedova e dai figli Reiner (1698-1750) e Joshua (1704-1765). La loro massima attività si registra tra gli anni 1719 e 1750; in un catalogo di vendita delle carte geografiche e marittime, realizzato in quel periodo, sono elencate 269 carte e la Sicilia vi compare al numero 73: "[Le Royaume] de Sicile & les Isles de Malte et de Gozo. Par L'Isle". La fama della loro produzione è dovuta alle gigantesche raccolte di mappe realizzate su commissione, che arrivarono a comprendere 15 volumi. Uno degli esemplari più belli, in sei volumi, è conservato nel Teyer Museum di Haarlem. Al titolo seguono i dati editoriali "edita par Joachim Ottens Amstelodami in platea vulgo de Nieuwen-dyk sub signo de Werelt-Caart." Lo stabilimento a Nieuwendijk fu acquistato da Joachim nel 1719, anno della sua morte, e la vedova (morta nel 1725) e i figli continuarono la sua attività con il nome "In de Wereltcaert" (la carta del mondo) ed è il motivo per il quale si ritiene che la carta della Sicilia sia stata redatta nel 1719. La carta è contenuta in una raccolta della Library of Congress le cui mappe sono datate tra il 1641 e il 1729.

Si tratta di una copia pressoché fedele della Sicilia pubblicata da Delisle nel 1717, della quale Joachim Ottens ripropone scala, coordinate geografiche e contenuto onomastico. Solo il nome di alcuni fiumi viene spostato alla foce e alcuni toponimi dell'interno vengono differentemente collocati per agevolarne la lettura. Cambia, inoltre, il taglio geografico, che porta Ottens a far rientrare interamente la costa meridionale e le isole Eolie entro la cornice graduata. La carta si estende verso oriente inglobando la Calabria fino a Tropea.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 398).

Incisione in rame, bella coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.

 

Bibliografia:

Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 398-399, n. 193.

Joachim OTTENS (1663 - 1719)

Joachim Ottens (1663 - 1719) e i suoi figli Renier e Joshua (1698 - 1750 e 1704 - 1765) furono importanti rivenditori di libri ed editori di mappe olandesi, dal 1680 al 1790 circa. Joachim, il fondatore della ditta, fu inizialmente impegnato nella veste di incisore per Frederick de Wit. Nel 1711 Joachim avviò una propria azienda, ma morì dopo pochi anni e i suoi figli Renier e Joshua presero il controllo della tipografia, conducendola al suo periodo più prolifico. La produzione cartografica si concentrò negli anni tra il 1720 e il 1750, quando Reiner e Joshua stamparono poderose raccolte di mappe, alcuna delle quali addirittura in 15 volumi; comprendevano praticamente tutte le mappe disponibili presso la tipografia, una sorta di “opera omnia” che veniva assemblata su ordinazione, di solito con pregevole coloritura delle carte. Oltre a queste raccolte appositamente preparate, sono noti degli atlanti a volume singolo - con contenuto sempre variabile - e alcuni atlanti tascabili.

Joachim OTTENS (1663 - 1719)

Joachim Ottens (1663 - 1719) e i suoi figli Renier e Joshua (1698 - 1750 e 1704 - 1765) furono importanti rivenditori di libri ed editori di mappe olandesi, dal 1680 al 1790 circa. Joachim, il fondatore della ditta, fu inizialmente impegnato nella veste di incisore per Frederick de Wit. Nel 1711 Joachim avviò una propria azienda, ma morì dopo pochi anni e i suoi figli Renier e Joshua presero il controllo della tipografia, conducendola al suo periodo più prolifico. La produzione cartografica si concentrò negli anni tra il 1720 e il 1750, quando Reiner e Joshua stamparono poderose raccolte di mappe, alcuna delle quali addirittura in 15 volumi; comprendevano praticamente tutte le mappe disponibili presso la tipografia, una sorta di “opera omnia” che veniva assemblata su ordinazione, di solito con pregevole coloritura delle carte. Oltre a queste raccolte appositamente preparate, sono noti degli atlanti a volume singolo - con contenuto sempre variabile - e alcuni atlanti tascabili.